Si è conclusa la prima giornata dei lavori del XI Convegno nazionale dell’Associazione Scienza & Vita “L’obiezione di coscienza tra libertà e responsabilità”. Introdotta dai saluti della rinnovata presidenza associativa, Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, la giornata è stata attraversata da un filo rosso che ha evidenziato come la società stia affrontando la rinnovata complessità dell’emersione di nuove problematiche concernenti la vita umana e il diritto all’obiezione.
“Di fronte agli scenari problematici che attraversano il territorio civile del nostro Paese, occorre arricchire il nostro vocabolario di parole nuove che dicano con energia e con rispetto lo sfondo valoriale e le motivazioni giuridiche che vivono dentro la sfera dell’obiezione e che vanno oltre le scelte religiose, deontologiche, politiche”, così la Presidente Paola Ricci Sindoni nel suo intervento di apertura che ha delineato anche le tematiche trattate durante la due giorni del Convegno.
Storicamente fondata e arricchita da questioni etico-giuridiche la Lectio magistralis di Francesco Paolo Casavola, Presidente del Comitato nazionale di bioetica, che, dopo una lunga disamina della nascita e dell’evoluzione del diritto all’obiezione di coscienza, ha chiuso il suo intervento con un interrogativo: “Come non vedere che nella escussione del pendolo tra libertà di coscienza e responsabilità sociale dei nostri comportamenti non siamo stati allineati a quei valori che invochiamo ma che non riusciamo a realizzare?”.
Di grande impatto e respiro antropologico e giuridico le tre relazioni di Maurizio P. Faggioni, Luciano Eusebi e Angelo Fiori, che hanno declinato il tema con approfondimenti mirati che hanno contribuito a favorire l’ampliarsi del dibattito sotto diverse prospettive.