Sì, “Uno di Noi”, l’iniziativa dei cittadini europei per difendere la vita sin dal concepimento, vietare i finanziamenti europei alle associazioni che promuovono l’aborto e evitare di sostenere programmi di ricerca medica che violano la dignità dei nascituri, www.oneofus.eu, ha oltrepassato la soglia delle 300mila firme.
Non solo, anche l’Austria (188,84%), dopo la Polonia (174,83%), l’Italia (172,14%), l’Ungheria (117,67%) e la Slovacchia (173,29%), entra nei paesi che hanno raggiunto il requisito del minimo necessario. Ne servono 7 di Paesi che superano il limite minimo di firma raccolte, e “Uno di Noi” ne ha già cinque, mentre Lituania con il 90,21% e l’Olanda con l’81,44% stanno per arrivare a questo traguardo. La progressione di firme questa settimana è stata di 34mila. La settimana scorsa le firme complessive erano 304.353. Si suppone che presto anche altri paesi supereranno la soglia minima.
Sono due i requisiti perché l’Iniziativa Popolare “Uno di Noi” raggiunga il risultato che si è prefissata:
– raccogliere almeno 1 milione di firme nei 27 paesi UE
– che almeno 7 dei paesi raggiungano il minimo previsto dall’UE, diverso per ogni paese membro.
Mancano ancora 670mila firme per raggiungere il primo requisito, mancano solo due paesi per completare il secondo.
C’è tempo fino al primo di novembre 2013.
L’Italia mantiene incontrastata il suo primo posto nella classifica delle firme totali (online e su carta) e non si ferma. La scorsa settimana il settimanale Famiglia Cristiana ha messo come inserto il modulo cartaceo di “Uno di Noi” con le istruzioni per l’uso, lo stesso ha fatto il quotidiano Avvenire. Tutto questo per preparare i cittadini alla giornata della firma che sarà domenica 12 maggio. Festa della mamma.
La Polonia è seconda (ma rimane prima nelle classifica delle sole firme online) e terza è la Spagna. La Francia è quarta, ma nella classifica delle firme online sale al 3° posto, superando la Spagna. Vanno molto bene paesi come Olanda, Slovacchia, Austria, Estonia, Slovenia. Da segnalare l’exploit del Lussemburgo, che in pochi giorni dall’inizio della campagna e in una situazione ostile ha raccolto centinaia di firme grazie alla passione del neonato Comitato Nazionale, e il risveglio dell’Irlanda.
Per avere un’idea del successo di “Uno di Noi” bisogna andare a vedere sul sito della Commissione Europea dove sono elencate anche le altre Iniziative Europee presentate.
Guardando ad alcune di quelle che sono state presentate nello stesso periodo, in tutto sono 9, solo Right2water, che è l’iniziativa più popolare e certamente più sostenuta anche a livello economico, ha già raggiunto il milione di firme, in grande maggioranza cartacee, ma ha raggiunto il minimo richiesto solo in 4 o 5 paesi. Stop Vivisection ha 245.009 firme, ma nessun paese ha raggiunto il minimo. Fraternité 2020 ha 62.265 firme, ma nessun paese ha raggiunto il minimo. Il Pluralismo dei media ha 8.733 firme.
Quindi “Uno di Noi”sta andando bene, ma può andare meglio.
Sfida: raggiungiamo le 400mila firme entro il 18 maggio?
Come? Firmando e facendo firmare “Uno di Noi” on line sul sito www.oneofus.eu, per l’Italia anche sul sito www.unodinoi.mpv.org, o sul modulo cartaceo, scaricabile sempre dai siti indicati.
I moduli cartacei compilati vanno inviati (meglio se con raccomandata con ricevuta di ritorno) per posta al coordinatore Nazionale, che per l’Italia è Michele Trotta, presso la Segreteria Nazionale del MPV italiano in Lungotevere dei Vallati 2, 00186 – Roma, tel. 0668301121.
E’ possibile sostenere economicamente “Uno di Noi” facendo una donazione a Fondazione VITA NOVA Onlus, Lungo Tevere dei Vallati 2 – 00186 ROMA (Italy), C.F. 07729580584 (http://www.fondazionevitanova.it/donazioni.php) IBAN: IT27H0200812809000102278000, BIC: UNCRITM1OP8, Causale: One of Us.
“Uno di Noi” è su twitter, su facebook, su google e su youtube.
https://ec.europa.eu/citizens-initiative/ECI-2012-000005/public/signup.do