Alla Marcia parteciperanno numerosissime realtà pro-life di tutta Italia: istituti religiosi, parrocchie, associazioni laicali. Sono oltre quaranta le città italiane da cui partiranno pullman alla volta di Roma per ribadire un chiaro e gioioso “sì alla vita”. Il Movimento per la Vita sarà rappresentato dal suo Presidente Carlo Casini insieme alla giunta esecutiva.
Significativa la presenza delle delegazioni straniere. In particolare, interverranno alla Marcia, Jeanne Monahan, presidente della March for Life di Washington, che a gennaio ha portato nella capitale statunitense ben 650mila persone, e Lila Rose, presidente del movimento Live Action. Tra le personalità di rilievo anche Nicholas Windsor, figlio della duchessa di Kent e nipote della regina Elisabetta, e Gianna Emanuela Molla, figlia di Santa Gianna Beretta Molla. Ha assicurato la sua presenza anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Numerose le adesioni e i messaggi di sostegno e incoraggiamento di varie personalità ecclesiastiche. Tra gli ultimi calorosi e auguranti messaggi inviati al Comitato organizzativo della Marcia si segnalano mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; mons. Luigi Negri, vescovo di Ferrara; mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona e il card. Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita. A marciare vi sarà poi il card. Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Un convegno per preparare la Marcia si svolgerà sabato 11 maggio all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Alla giornata di studi parteciperanno tra gli altri il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna e mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste. Incoraggiamenti all’iniziativa sono giunti inoltre da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; mons. Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia; mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia.
Tutti i messaggi citatii sottolineano l’importanza di mobilitarsi a favore della vita, valore supremo che va difeso dal concepimento alla fine naturale. A questo proposito è interessante rilevare che la Marcia si muove nel contesto dell’iniziativa dei cittadini europei “Uno di noi” le cui firme chiedono appunto il riconoscimento della vita fina dal concepimento, il divieto per l’Europa di destinare fondi alle associazioni che promuovono l’aborto e il rifiuto di sostenere programmi si ricerca che vanno a ledere la dignità dei nascituri.
Il card. Sgreccia ha assicurato che sosterrà l’iniziativa con la preghiera, ed ha invitato il “popolo della vita” a compiere ogni sforzo “per ridurre il male dell’aborto e per promuovere una radicale modifica della legge”. Mons. Zenti, ha rimarcato che “ogni società che non rispetta la vita come valore fondativo della convivenza umana è destinata al declino”.
Monsignor Paglia ha, invece, indicato la Marcia come “un gesto per risvegliare le coscienze, per testimoniare la propria convinzione di fede, ma anche per mobilitare gli uomini di buona volontà in difesa della vita e mantenere vivo nella società il rifiuto dell’aborto”.
Gli organizzatori hanno comunicato che, sabato 11 maggio, alle 20.30, si terrà presso la Basilica dei SS. Apostoli, una veglia di preghiera, presieduta dal card. Burke, in riparazione delle vittime dell’aborto, con adorazione eucaristica e recita del santo Rosario.