Buone nuove sulla trasparenza finanziaria. L’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano hanno firmato ieri un Memorandum d’intesa a Washington, D.C., con il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) [1] e la sua controparte alla U.S. Department of Treasury, per rafforzare gli sforzi nel contrastare il riciclaggio di denaro e le operazioni di finanziamento del terrorismo a livello globale.
Ne ha dato notizia il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
“Il memorandum - precisa la nota diffusa in serata dalla Sala Stampa della Santa Sede - è stato firmato da Rene Brulhart, direttore dell'Aif e Jennifer ShaskyCalvery, direttore di FinCen e promuoverà la cooperazione bilaterale mediante lo scambio di informazioni nel settore finanziario”.
“Questa è una chiara indicazione di come la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano si assumano in modo molto serio la responsabilità di combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e di come noi stiamo cooperando al più alto livello”, ha dichiarato da parte sua Brulhart, per il quale “il Vaticano ha dimostrato di essere un partner credibile a livello internazionale e che si é chiaramente impegnato nello scambio d'informazioni per contrastare i fenomeni sopra ricordati”.
L'Aif è stata istituita nel 2010 da Benedetto XVI ed è divenuta operativa nell'aprile 2011. Competente anche sullo Ior, l'Autorità per l'informazione finanziaria e per la supervisione e regolazione delle operazioni finanziarie in vista della prevenzione e del contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo rappresenta un organismo indipendente rispetto agli altri enti della Santa Sede, sui quali esercita funzioni di controllo.
Nella sua nota, la Sala Stampa della Santa Sede informa che “l'Aif è attualmente in trattative con organismi analoghi di altri Paesi e giurisdizioni, fra cui i Paesi europei, per la firma di Memorandum d'intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale nella lotta contro il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo”. “Finora - conclude il testo - sono stati firmati memorandum d'intesa con gli organismi del Belgio, della Spagna, della Slovenia, ora con quello degli Usa, che svolge un ruolo particolarmente importante nella lotta al riciclaggio. Sono in corso trattative con gli organismi di altri 20 Paesi circa e si prevede che nel corso dell'anno si giunga alla firma con diversi di essi”.
Si tratta di una buona notizia perché segna un ulteriore efficiente ed adeguato modello di organizzazione, gestione e controllo degli adempimenti in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo. Questo consente al Vaticano di perseguire in maniera totale l’esposizione al rischio di riciclaggio, definito come il rischio che un’attività o un’operazione possano essere concretamente connesse a fattispecie di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, nonché a ulteriori rischi quali:
§ rischi reputazionali: consistono nel rischio di danni all’immagine presso la comunità, gli investitori e la clientela;
§ rischi legali: consistono nel rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extracontrattuale ovvero da altre controversie derivanti da violazioni delle norme applicabili;
§ rischi operativi: consistono nel rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Una bella pagina a servizio del bene comune da parte della Chiesa.
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NOTE
[1] Il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) è un ufficio di presidenza della Stati Uniti Dipartimento del Tesoro che raccoglie e analizza le informazioni sulle transazioni finanziarie al fine di combattere il riciclaggio di denaro, finanziatori del terrorismo e di altri reati finanziari .