Anche il presidentedelle Acli Gianni Bottalico scende in campo per UnoDiNoi: «La vita è la prima delle emergenze. Ribadire il rispetto della vita umana dal concepimento alla morte naturale, respingendo anche la massiccia campagna in favore dell’eutanasia celata dietro l’eufemismo del testamento biologico, è dovere di ogni uomo e donna di buona volontà».
In un momento in cui ci sono tante altre emergenze tra cui quella del lavoro, le Acli ribadiscono il rapporto tra vita nascente e vita solidale:«Il compito delle Acli è quello di testimoniare e promuovere il senso della dignità del lavoro e del lavoratore. Una società che tutela il lavoro è anche una società ben disposta verso la vita ed in particolare verso la vita nascente. Mentre l’ingiustizia che ha generato l’attuale crisi, si ripercuote negativamente sulla vita, impedendo alle persone che lavorano di realizzare i propri progetti di vita, di formarsi e di mantenere una famiglia, di potersi permettere più di un figlio, senza che questo venga considerato quasi come un lusso».
Il presidente Bottalico è fermamente convinto della trasversalità di questa campagna: «I valori autenticamente umani appartengono a tutti, i cattolici non ne sono i depositari ma solo testimoni e strumenti. Ce lo ricorda bene Papa Francesco. Dobbiamo guardare a Gesù che come Figlio ricapitola in sé tutte le cose, supera tutti gli steccati e infonde in ogni cuore il suo Spirito. Sarei piuttosto preoccupato del contrario, cioè di quella sudditanza culturale che tra i cattolici talora si avverte verso il pensiero laicista e radicale, sui temi della vita e della famiglia, fondata sull’unione naturale tra l’uomo e la donna».
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