Durante la sua ultima partecipazione al Meeting del 2009, alla festa organizzata per i suoi 90 anni, gli fu chiesto: “Presidente si sente a casa?”. “Devo dire – rispose – che due giorni all’anno li festeggio in modo particolare: quello in cui sono nato, il 14 gennaio, e questo in cui vengo tra voi”.
Queste parole descrivono perfettamente l’amicizia che il Meeting di Rimini ha avuto con il Presidente Giulio Andreotti. Un’amicizia iniziata fin dalla prima edizione del 1980 quando partecipò con Claudio Martelli (dirigente nazionale del PSI) e Guido Fanti (già sindaco di Bologna e deputato al Parlamento).
Ci è tornato per ben 22 volte, sospendendo la sua presenza solo negli anni più difficili delle vicende giudiziarie. Lo ha visto crescere e lo ha accompagnato in quasi tutte le sue edizioni.
Stimava il Meeting e lo ha dimostrato, ci ha portato personalità della politica internazionale e della politica italiana. Forse vi ritrovava quella spinta ideale che aveva mosso anche la sua generazione nel dopoguerra.
E’ stato un maestro ed un compagno e di lui ricorderemo la limpida testimonianza di fede cristiana, che ha inequivocabilmente segnato la sua lunghissima storia di politico, statista e uomo di cultura. Oggi vogliamo accompagnarlo con la preghiera nel suo ultimo viaggio.