"Aiutare i bambini è un atto di fede"

Ieri è stata celebrata la 17.ma edizione della Giornata dedicata ai Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza

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Nella messa domenicale i bambini occupano i primi posti e partecipano al sacro Rito con devozione e raccoglimento. Ieri, durante l’omelia, il Celebrante ha ricordato che il 5 maggio si celebra la XVII giornata nazionale per ricordare il bambini vittime di violenza, di sfruttamento e contro l’indifferenza di quanti fanno finta che le cose vanno bene.

Sono trascorsi diciassette anni e forse anche di più da quando Don Fortunato di Noto, sacerdote della diocesi di Noto, e parroco ad Avola guida l’associazione Meter di volontari che collaborano per stanare i pedofili tra le vie intrigate del misterioso mondo di internet.

Intanto la stampa quotidiana non risparmia ogni giorno denunce di abusi e atti osceni, bambini violati e violentati e ancora stamane si legge: “zio orco abusava da sei anni della nipote”.

L’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto, da sempre dalla parte dei bambini contro la pedofilia e ogni forma di violenza e sfruttamento, sabato sera è stata presente in Piazza San Pietro per salutare Papa Francesco.

“Il pensiero e la posizione di Papa Francesco nei riguardi della pedofilia e dello sfruttamento dei deboli è già chiara – dichiara don Fortunato Di Noto -, e la sua scelta che parte dagli ultimi, darà maggiore slancio e vigore a chi è impegnato contro questa mentalità di sfruttamento e negazione dell’innocenza”.

Chi da voce a chi è senza voce rappresenta la speranza per una società che guarda al futuro.

Anche il Presidente Napolitano e i presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso, sono stati invitati ad unirsi a questo importante Giornata a tutela dei bambini, che da 17 anni viene celebrata in Italia e all’estero. La pedofilia e lo sfruttamento sessuale dei bambini  costituiscono una vera piaga dell’umanità e la Giornata dei Bambini vittime ce lo ricorda e ci impegna ad operare sempre di più. “Aiutare i bambini è un atto di fede – afferma Don Di Noto -, non dimentichiamo le vittime e impegniamoci contro ogni abuso”. La fede, infatti, senza le opere è morta.

Durante la preghiera dei fedeli un bambino ha pregato per gli altri bambini: “Perché la Chiesa e la società possano essere preparate a curare i bambini che hanno subito abusi in modo che possano sentire l’amore di Dio e le loro ferite possano essere guarite” e la Comunità cristiana ha dato coralità ad un sentire comune contro la pedofilia e lo sfruttamento sessuale dei bambini.

L’attenzione verso i deboli, i piccoli, i poveri è un dovere cristiano e la comunità dei fedeli non può passare veloce e indifferente dinnanzi a tanto malessere, come il levita della parabola del buon samaritano.

L’associazione Meter comunica di aver monitorato e segnalato nel corso dell’anno oltre 56mila siti ed ha segnalato 61 rispetto ai 28 dello scorso anno attivando anche 839  consulenze telefoniche. In questa capillare azione preventiva sono state coinvolte 13 diocesi, sono state incontrate 18.600 persone tra cui 8.190 studenti. L’incontro educativo con gli studenti favorisce una maggiore diffusione della cultura preventiva che dovrebbe favorire ancor meglio l’uso corretto di internet, sollecitando anche le famiglie ad una presenza sempre vigile e attenta.

La lodevole azione di servizio alla Chiesa in questo specifico ambito è degna di attenzione e di collaborazione che si manifesta con la preghiera e con la solidarietà a sostegno delle azioni di volontariato.

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Giuseppe Adernò

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