A Mirabello inaugurato il cantiere della chiesa provvisoria

Al via oggi l’ultimo dei cinque cantieri voluti dal cardinale Caffarra per dare luoghi di culto provvisori alle popolazioni colpite dal terremoto

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Ultimo dei cinque cantieri di costruzione di strutture provvisorie voluti dal Cardinale Caffarra per dare alle popolazioni colpite dal terremoto idonei luoghi di culto in tempi brevi, anche a Mirabello verrà dato ufficiale avvio all’opera con la benedizione impartita dal parroco Don Ferdinando Gallerani.

Il luogo nel quale verrà edificata la nuova struttura è sito sul terreno parrocchiale posto nel retro dell’attuale chiesa di San Paolo di cui è crollata totalmente proprio la parte absidale.

La chiesa provvisoria che si andrà a realizzare è una delle proposte progettuali che il Laboratorio di progettazione per le chiese provvisorie del Centro Studi per l’architettura sacra e la città della Fondazione Cardinale Lercaro di Bologna ha organizzato nel mese di Luglio 2012; grazie alla partecipazione gratuita di 30 tra architetti e ingegneri, il Centro Studi ha proposto 8 progetti di strutture temporanee intese a dare una risposta concreta e qualitativamente significativa all’esigenza delle parrocchie dei territori colpiti dal sisma di avere in tempi rapidi dei luoghi consoni all’esercizio delle funzioni liturgiche e alle attività comunitarie.

A Mirabello il progetto scelto dalla comunità è quello proposto dal gruppo di progettazione degli architetti Salvatore Fazio e Raffaella Piva, denominato “Come meteora”. L’immagine dell’edificio che si va a costruire è innovativa e di grande interesse, viste le pareti laterali a zig-zag interamente rivestite in larice. La nuova struttura, tuttavia, pur nella completezza della sua figura architettonica, non si propone con una figura che richiama gli edifici liturgici stabili, proprio perché non intende né sostituirsi alla chiesa storica, né dare una risposta definitiva all’esigenza di Mirabello di avere presto un edificio di culto propriamente inteso.

La chiesa provvisoria, infatti, si propone come una sala di grande qualità ambientale e architettonica in grado di accogliere temporaneamente la comunità in attesa che si trovi il modo di dare alla cittadina una nuova chiesa in vece di quella semidistrutta dal sisma del 2012.

Oltre ai progettisti concorreranno alla realizzazione dell’opera un nutrito gruppo di professionisti (il geologo Thomas Veronese per le prove geosismiche, l’ing. Valentina Russo per il rilievo dell’area, l’ing. Fabrizio Campanini per i calcoli statici, l’ing. Ugo Bacchelli per il progetto degli impianti) coordinati dall’arch. Claudia Manenti e dall’ing. Luca Venturi.

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ZENIT Staff

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