La legalizzazione dell’eutanasia in Belgio, avvenuta nell’anno 2002, ha avuto un effetto “a slavina”. Sale ogni anno, infatti, il numero dei casi registrati presso le autorità.
Mentre nel 2003 i casi erano 236, nel 2008 la cifra era balzata già a 704. L’anno scorso, le autorità belghe hanno registrato ben 1.432 casi, vale a dire un aumento del 25% rispetto all’anno precedente (1.133 casi).
<p>Le statistiche non tengono conto delle sedazioni terminali con una dose eccessiva di morfina o sostanze simili. Prendono in considerazione solo le uccisioni praticate secondo i dettami della legge e comunicate alle autorità competenti.
Nel frattempo, il Parlamento belga sta contemplando la possibilità di ampliare la legge e di consentire l’eutanasia anche alle persone incapaci di intendere e volere – ad esempio i malati di Alzheimer – e ai minori di età fino ai 15 anni.
Per denunciare questa deriva, un gruppo di docenti universitari, professionisti della salute ed avvocati provenienti da varie regioni del Belgio e da vari orizzonti filosofici, ha lanciato di recente la campagna Euthanasie STOP.