La forza delle piccole cose

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, martedì, 30 ottobre 2012 (ZENIT.org).

Lettura

I Vangeli sono pieni di parabole e similitudini che ci spiegano che cosa sia il regno di Dio. Esso è come il buon seme che cresce assieme alla zizzania (cfr. Mt 13,24). È un tesoro nascosto nel campo, o una perla preziosa, o una rete che gettata nel mare raccoglie ogni genere di pesce (cfr. Mt 13,44); è un re che condona il forte debito del suo servo (cfr. Mt19,23); è come dieci vergini che vanno incontro allo sposo (cfr. Mt 25,1); è un re che fa un banchetto di nozze (Mt 22,1). Oggi ci viene insegnato che il regno è come un granello di senape o un pizzico di lievito.

Meditazione

Da abilissimo artista Gesù, nel voler raffigurare il regno di Dio, usa un’infinità di colori e pennellate. Oggi ci consegna due immagini delicatissime: un granello di senape e un pizzico di lievito. Il seme della senape è il più piccolo tra tutti i semi. Non viene neppure seminato con cura da questo uomo citato nel testo; viene anzi “gettato”, un termine che ci suggerisce piuttosto noncuranza e fretta. La potenza del regno va ben oltre questa azione dell’uomo. Forse, quest’albero, che cresce enormemente, avrà ingombrato l’orto del seminatore! Ma cresce da sé, gratuitamente, come altrettanto gratuitamente fornisce ombra e rami per i nidi degli uccelli. Il regno, dunque, è impetuoso nella sua forza e al tempo stesso silenzioso nel suo agire. Anche il lievito richiama la stessa vitalità. Mischiato con la farina, scatena un irreversibile processo di fermentazione; non si ferma nella sua azione. Entrambi gli esempi palesano la forza racchiusa nella piccolezza. Il regno quasi non si vede, come la senape, si amalgama con ciò che lo circonda, come il lievito, ma è travolgente nella sua crescita. E noi, che cerchiamo esperienze mistiche, incontri con personalità, chissà quali eventi per incontrare il Signore, non ci accorgiamo che il suo regno sta crescendo dentro di noi, a casa nostra, nei luoghi che ogni giorno frequentiamo e con le persone che sempre incontriamo! Ci sta oggi spronando ad aprire gli occhi sul nostro quotidiano, senza sfuggirlo, ma aderendovi con responsabilità, dicendo il nostro sì a Lui nelle nostre giornate. Il nostro sì è come l’azione del contadino o della massaia: qualcuno deve gettare il seme nel terreno o impastare il lievito con la farina.

Preghiera

C’è tristezza nelle mie giornate quando dimentico che Tu stai realizzando il tuo regno proprio in casa mia, nella mia vita, nel mio cuore. Signore, fa’ che possa sempre ricordarmi che tu mi incontri proprio nelle piccole cose, custodisci il mio desiderio di te, alimentalo, fammi ricordare i prodigi che compi continuamente nelle mie giornate.

Agire

Nell’attenzione alle piccole cose, mi riprometterò di avere particolare cura per un ambiente comune (la scrivania che condivido con il mio socio in ufficio; il pianerottolo del condominio…).

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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