ROMA, mercoledì, 24 ottobre 2012 (ZENIT.org) – All’inizio dell’Anno della Fede, mentre si celebra il Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, il Rinnovamento nello Spirito Santo propone un Convegno per rileggere l’attualità del dono dello Spirito Santo nell’edificazione del Regno di Dio e nella costruzione della civiltà dell’amore. Tema: “Lo Spirito Santo: Roveto Ardente nella Chiesa, Colonna di fuoco nel mondo – Per una cultura della Pentecoste nel nostro tempo”.
Il Convegno dedicato allo Spirito Santo, promosso dal RnS, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per i Laici e del Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI, si terrà il 25 ottobre 2012, dalle ore 16.30 alle ore 19.30, presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana. Dopo il saluto dell’autorità accademica, padre François-Xavier Dumortier, magnifico rettore della Pontificia Università Gregoriana, l’introduzione sul significato del Convegno sarà affidata a don Dario Vitali, docente di ecclesiologia presso l’Università Gregoriana, già membro del Consiglio Nazionale RnS, e a mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo e collaboratore della Commissione preparatoria del Convegno.
Successivamente il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, modererà gli interventi del card. Albert Vanhoye, biblista, già rettore del Pontificio Istituto Biblico; di mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, già preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale; del card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, già segretario personale del Beato Giovanni Paolo II. I tre interventi principali saranno intervallati da due testimonianze: p. Francis Sullivan, già docente di ecclesiologia presso l’Università Gregoriana e iniziatore delle prime comunità di Rinnovamento nello Spirito nel 1972; il card. Ivan Dias, prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, assistente spirituale delle prime comunità RnS a Roma.
Il presidente nazionale, Salvatore Martinez, invita a partecipare: “Vogliamo riaffermare la presenza e l’azione dello Spirito Santo nella Chiesa e nel mondo, come segno distintivo e attuativo della novità del Concilio Ecumenico Vaticano II. Urge un generale ritorno allo Spirito Santo per rivestire di significati nuovi questo nostro tempo. Urgono profeti, testimoni e santi per superare le crisi in atto dentro e fuori la Chiesa. Non può esistere una società avulsa dall’ordine soprannaturale; altrimenti saranno sempre scandali, fughe e morti. Nell’Anno della Fede invitiamo i credenti a non rallentare l’opera dello Spirito Santo, principio dinamico e primo attuatore della nuova evangelizzazione; e invitiamo tutti gli uomini di buona volontà ad avere più fiducia nello Spirito di Dio, benefico amico degli uomini, costruttore della civiltà dell’amore, della giustizia sociale, della convivenza pacifica tra i popoli”.