Gesù spalanca il cuore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, domenica, 30 settembre 2012 (ZENIT.org).

Lettura

Il regno di Dio è più vasto della visibilità manifestata attraverso i discepoli espressamente chiamati dal Signore. Mosè riconosce che il Signore Dio può chiamare altri profeti oltre ai settanta uomini già scelti da lui stesso. Nel Vangelo, Gesù riconosce la possibilità di scacciare i demoni a chiunque si riferisca al suo nome. San Giacomo, nella seconda lettura, lancia la sua invettiva contro i ricchi che marciscono nei loro inutili possedimenti, mentre dilaniano i loro servi.

Meditazione

Il mese si conclude con un invito ad allargare il cuore. La storia che ci ha condotto a riconoscere il Signore Gesù e a proclamarlo è importante. Ma questo non chiude in un recinto la grazia di Dio. L’amore a Cristo e la sua scelta su di noi sono un criterio che ci apre a riconoscere chiunque, direttamente o indirettamente, si riferisca a Cristo e operi con la forza della sua grazia. Questo grande cuore e questo sguardo di Gesù libera la Chiesa dal settarismo e la tiene spalancata alla dimensione dell’universalità. Apprezziamo non solo chi si riferisce al nome di Cristo, ma anche chi segue semplicemente il dettame della buona coscienza e della buona ragione. Il bene non è bene solo perché lo facciamo noi. Certo, il legame esplicito a Gesù è una grande forza, la sua compagnia nella Chiesa non solo è una sorgente di bene, ma produce una purificazione della mente e del cuore e rinnova lo slancio della vita. Nello stesso tempo, lasciamo agire chi si richiama a Cristo partendo da sponde diverse dalle nostre. Il Signore ci potrà condurre a un riconoscimento pieno, o almeno a una reciproca collaborazione per il bene. A Gesù interessano più le persone che non gli schemi. E tuttavia Egli insiste nel riferimento esplicito alla sua persona. Un bicchiere d’acqua dato nel suo nome acquista una ricompensa più grande che non un bicchiere d’acqua dato per pura generosità. Anche parlando dei “piccoli”, Gesù sottolinea il fatto che questi “credono in lui”, e lo scandalo è ancora più grave qualora dovessero venire distolti da questa appartenenza. L’unico valore sostanziale è dunque essere di Gesù, e agire per il regno da lui annunciato. Tutto ha valore in lui, tutto perde di valore e di vigore se ci allontana da lui, perché ci si allontana dal vero bene della vita.

Preghiera

Domandiamo che lo Spirito del Signore ci conduca tutti a lui. Vieni Santo Spirito, Creatore di tutti, e riempi i cuori della tua grazia. Vieni padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

Agire

Oggi avrò un’attenzione particolare per le persone che in modo diverso da me si riferiscono a Cristo e compiono il bene, e per quelle che, pur non riferendosi a Cristo, cercano di vivere con dignità e compiono opere buone.

Meditazione del giorno a cura di Don Angelo Busetto, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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