Cosa sono le "Giornate per universitari"?

L’evento, organizzato dall’Istituto del Verbo Incarnato a Bracciano, si è svolto per la prima volta in Italia

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di Fabio Trevisan

ROMA, mercoledì, 12 settembre 2012 (ZENIT.org).- Organizzate dall’Istituto del Verbo Incarnato (IVE) a Bracciano, si sono svolte, per la prima volta in Italia, le Giornate per universitari dal 31/8 al 05/9/12.

L’intento è stato quello di offrire agli studenti un panorama assai vasto dove poter affrontare, con rigore e serenità, i temi (filosofici, teologici, storici, scientifici) riguardanti l’inculturazione della fede, ovvero per rendere cultura la fede, secondo lo spirito del fondatore dell’Istituto, l’argentino P. Carlos Buela, presente egli stesso alle due conferenze finali ed alla celebrazione della S. Messa di chiusura.

Provenienti da gran parte delle regioni d’Italia sono convenuti numerosi giovani che hanno potuto essere coinvolti in un’atmosfera familiare (“famiglia allargata” come qualcuno l’ha apostrofata) dove si sono alternati incontri formativi, momenti di meditazione e di preghiera, spettacoli ed altre attività ludiche (escursioni in canoa sul lago, camminate nel centro storico).

Mirabile è stato soprattutto il clima amichevole e collaborativo che si è instaurato tra i religiosi e le suore dell’IVE con tutti i giovani presenti, che ha permesso la splendida riuscita delle giornate.

Le giornate di studio sono iniziate con P. Elvio Fontana, principale responsabile della pubblicazione di tutti gli scritti di P. Cornelio Fabro, che ha impostato le tematiche riguardanti l’esistenza di Dio e l’immortalità dell’anima, offrendo una prospettiva razionale e trascendente dell’evangelizzazione della cultura. Dopo l’impostazione teoretica si sono affrontati temi riguardanti la bioetica, in particolare sulla vita umana e la morale (il principio del diritto alla vita e della tutela del concepito fino alla morte naturale) con le avvincenti ed appassionate relazioni di P. Arturo Ruiz, di Virginia Coda Nunziante e della Prof.ssa Claudia Navarini, che si sono avvalsi di contributi audiovisivi per rendere ancora più significative e pregnanti le illustrazioni dei temi.

Maria Lucia Bonanni ha trattato l’argomento della vocazione e del Sacramento del Matrimonio (in una società che ha smarrito l’importanza della famiglia come cellula fondamentale) e Laura Lavelli, dopo una presentazione di un filmato, ha  favorito il dibattito sul tema delicato e scottante della castità o purezza. Le frequenti pause tra le conferenze sono state occasione di approfondimento e dialogo delle tematiche precedentemente trattate.

P. Jorge Alvarez ha argomentato sulla legge naturale e sul rispetto dell’ordine naturale anticipando i temi riguardanti la Dottrina sociale della Chiesa successivamente trattati.

Non sono mancate le serate all’insegna del sano divertimento, secondo il carisma dell’IVE dell’ eutrapelia (virtù del buon umore), con omaggi musicali e di intrattenimento dal vivo che hanno visto esibirsi i componenti del gruppo folkloristico La Cioppara di Segni ed i giochi da prestigiatore di P. Vagner. Particolarmente toccante è stata l’introduzione della “Passione secondo S. Giovanni” di Johann Sebastian Bach curata con maestria e sensibilità dal seminarista e pianista Damiano, direttore del coro durante le celebrazioni liturgiche.

Ritornando alle tematiche culturali affrontate, particolarmente stimolante è stata la relazione sul rapporto tra scienza e fede curata da Giovanni Zenone, Presidente della Casa editrice Fede&Cultura.

Con le Regole del Sentire nella Chiesa tratte dagli Esercizi spirituali di S.Ignazio di Loyola, P.Andrés Bonello ha introdotto il tema dell’indefettibilità della Chiesa sviluppato da P. Orazio Cangialosi, che ha suscitato grande attenzione ed interesse fra il pubblico.

Il Prof. Tonino Cantelmi ha illustrato con grande professionalità la mutazione antropologica che si può verificare con lo sviluppo tecnologico, in particolare con le nuove frontiere della navigazione in Internet, interessando l’uditorio sui temi collegati del narcisismo (sui profili facebook), dell’ambiguità (anche in termini di identità sessuale), della velocità (allargando il concetto di “società liquida”, senza contenuto) alla quale si oppone la solidità della pietra, della Chiesa e dell’illuminante magistero di Benedetto XVI.

Sulle sfide cui inevitabilmente confrontarsi sono state dirette le ultime relazioni di P. Gonzalo Ruiz e di P. Carlos Buela sui “Principati e potestà”  del male, riprendendo un libro omonimo del teologo ed esegeta cattolico tedesco Heinrich Schlier (1900-1978).

Gli ultimi contributi hanno potuto così orientare la doverosa azione del cattolico impegnato nell’approfondimento e nella buona battaglia contro il potere del male presente a diversi livelli nella nostra società.

Una visita alla tomba del Beato Giovanni Paolo II presso la Basilica di San Pietro ha suggellato la lodevole iniziativa promossa dall’IVE ed ha incoraggiato tutti i convenuti ad approfondire il loro impegno nella promozione di tutte quelle verità rubate che sono state sottratte all’attenzione dei media ed allo studio, come ha suggerito il libro dal titolo omonimo di P. Miguel Angel Fuentes pubblicato dall’EDIVI nella Collana “Pastorale”. 

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ZENIT Staff

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