Viaggio missionario in Indonesia

Padre Giuseppe Buono del Pime racconta l’esperienza che vivrà, da oggi fino al 28 agosto, nell’arcipelago asiatico per promuovere la nuova evangelizzazione

Share this Entry

di padre Giuseppe Buono

ROMA, lunedì, 13 agosto 2012 (ZENIT.org) – In risposta all’invito della Comunità Missionaria Giovanni Paolo II e della Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie, con il permesso dei Superiori, torno  in Indonesia da oggi, lunedì 13, fino a mercoledì 28 agosto.

Mi fa piacere condividere con i Lettori di Zenit questa  mia esperienza missionaria. 

Brevi notizie sull’Indonesia

L’Indonesia è un arcipelago che conta circa 13.000, alcune maggiori, la maggioranza isole minori.

Gli abitanti (al 2011) sono 245 milioni, così risulta la terza nazione al mondo per numero di abitanti e la quarta per estensione di territorio.

La lingua ufficiale è Bahasa Indonesia, ma si parla anche l’inglese e il tedesco.

Il motto della nazione è: Uniti nella diversità.

Le religioni

L’86% sono musulmani, per cui l’Indonesia risulta il paese più islamico al mondo; il 5% sono cristiani protestanti, il 3% cattolici, l’1% buddisti, l’1% di altre religioni.

La prima presenza della Chiesa cattolica risale al 650 con una cappella dedicata alla Madonna a Barus, sull’isola di Sumatra. La fioritura della fede cattolica risale al 1534 per opera di un sultano locale che chiese l’aiuto dei portoghesi che, assieme agli olandesi, sono stati i “colonizzatori” dell’Indonesia. Vi sono persecuzioni e martiri. Anche san Francesco Saverio evangelizza zone dell’Indonesia, le Molucche.

L’Indonesia, paese a stragrande maggioranza musulmana, ha praticato sempre una tolleranza nei riguardi di altre religioni, questa tolleranza è cominciata a indebolirsi dal 1990.

Essendo l’Indonesia una Stato federale, ogni stato ha una propria autorità legislativa, così spesso in diversi Stati vengono intaccati i principi di liberta religiosa nei riguardi di religioni non islamiche.

La Chiesa Cattolica è organizzata in 37 diocesi e 1 Ordinariato Militare; la Santa Sede è rappresentata da un Nunzio Apostolico (l’attuale è mons. Antonio Gido Filippazzi), è presente oltre che con le parrocchie anche con scuole e istituzioni sanitarie. Sull’isola di Giava esiste anche una Università Cattolica.

Promuovere la Nuova Evangelizzazione

L’anno scorso fui invitato a parlare in tre diocesi: Jakarta, Bali, Giava sul magistero mariano-missionario di Giovanni Paolo II, alla luce del mio libro su questo tema tradotto anche in indonesiano.

Quest’anno l’invito mi è stato ripetuto con la richiesta di parlare ai gruppi della Comunità Missionaria Giovanni Paolo II e ad alcune comunità parrocchiali, a due seminari e a comunità religiose locali sul tema della Nuova Evangelizzazione  nel contesto di una Chiesa cattolica che vive in totale minoranza tra maggioranza assoluta musulmana e maggioranza indù sull’isola di Bali.Alcuni vescovi e sacerdoti, assieme a laici impegnati, hanno conosciuto il mio libro: Tutta la Chiesa per la promozione della Nuova Evangelizzazione (PIMEDT aprile 2912)presentato a suo tempo da Zenit per opera del cardinale Robert Sarah.

Inoltre sono stato invitato a tenere due conferenze  su: Bioetica, Islam e Cristianesimo: un ponte per salvare la vita umana.

Ho invitato a venire con me per condividere questa esperienza missionaria il vescovo di Melfi (Potenza), mons. Gianfranco Todisco, che è Segretario della Commissione CEI per la Cooperazione missionaria tra le Chiese; il dottor Giuseppe Gorgoglione, neurologo alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, che già venne con me in Guinea Bissau per la posa della prima pietra del dispensario medico a Gambiel, diocesi di Bafat, e un informatore scientifico di Chiaiano (Napoli) che sta seguendo la costruzione di un piccolo ospedale a Ourous (Guinea Conakry) per conto della sua comunità parrocchiale. Ho sempre tenuto a coinvolgere nelle mie esperienza missionarie vescovi, sacerdoti, seminaristi e laici impegnati nell’animazione missionaria.

Impegni

JAKARTA

Arriveremo a Jakarta la notte del 14 agosto; il 15 saremo ospiti del Nunzio Apotolico, quindi di pomeriggio animeremo la solennità dell’Assunzione di Maria nella Cattedrale che è posta davanti alla Grande Moschea, terza al mondo per grandezza e importanza.

Il 16 agosto incontreremo l’arcivescovo di Jiakarta; il 17 e 18 avremo incontri con il gruppo locale della Comunità Missionaria Giovanni Paolo II, con la comunità parrocchiale Magan agi e con il seminario diocesano.

BALI

Dal 20 al 22 agosto saremo a Bali, isola con maggioranza di fede induista. Qui incontreremo il vescovo locale, il gruppo della Comunità Missionaria Giovanni Paolo II, il seminario diocesano, le suore di clausura e faremo un incontro di riflessione sulla situazione della Chiesa locale con i Missionari Verbiti, che sono i più numerosi missionari in Indonesia e evangelizzano da due secoli.

FLORES

Dal 23 al 25 saremo sull’isola di Flores, dove è molto vivo il ricordo della visita di Giovanni Paolo II e del suo vibrante discorso rivolto non solo ai cattolici di Flores ma a tutti gli uomini e le donne dellIndonesia e di tutta l’Asia.

A Flores incontreremo il vescovo, il gruppo della Comunità Missionaria Giovanni Paolo II, le suore di clausura e altre comunità religiose (solo alcune!) che popolano le comunità religiose di varie Congregazioni in Italia. Saremo ospiti del Seminario Maggiore, intitolato a Giovanni Paolo II, e ci tratterremo con i seminaristi, soprattutto studenti di teologia.

JAKARTA

Il 26 e 27 saremo di nuovo nella capitale, ospiti della Sede della Confrenza Episcopale Indonesiana e incontreremo i missionari Verbiti e quelli della Consolata. Il 28 torneremo in Italia.

Carissimi, questo messaggio affidato a Zenit è per condividere con voi un’esperienza missionaria fatta da un missionario, membro del PIME, mai per conto suo, ma soprattutto per chiedervi di pregare perché la nostra presenza e attività sia di aiuto a una Chiesa povera numericamente ma ricca di coraggio e di speranza.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione