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I Frati Minori nel mondo, "un segno per risvegliare la speranza"

Sono 13.507 i Frati Minori presenti in 119 Paesi. 1.460 si trovano in Asia, dove la presenza francescana risale al XIII secolo

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1.460 frati minori in Asia e Oceania rappresentano “un segno per risvegliare la speranza”. Lo afferma il Ministro Generale OFM, fra Michael Perry.
Come riferisce all’agenzia Fides la Curia generalizia OFM, attualmente i Frati Minori nel mondo sono 13.507 e sono presenti in 119 Paesi, così distribuiti: in Africa e Medio Oriente 1.221; in America Latina 3.279; in America settentrionale 1.241; 1.467 in Asia e Oceania; in Europa occidentale 3.862, mentre 2.437 in Europa orientale. La fraternità universale è strutturata in 98 Province e Custodie autonome; 8 entità dipendenti dal Ministro generale; 19 Custodie dipendenti dalle Province; 14 Conferenze dei ministri provinciali e tre Unioni di Conferenze (Asia/ Oceania; America Latina; Europa).
I primi francescani a calpestare il suolo asiatico risalgono a 800 anni fa. Giovanni di Pian del Carpine, inviato da papa Innocenzo IV giunse nel 1245 alla capitale mongola di Karakorum. L’altro francescano Guglielmo di Rubruck, partito nel 1252, visitò il regno mongolo nella Russia meridionale, e si spinse ancora più a Oriente, fino alla corte del Gran Khan. Nel 1286 fu la volta di un altro frate minore, Giovanni da Montecorvino, che a Pechino fondò nel 1307, con il sostegno di papa Clemente V, la prima diocesi, due secoli prima dell’arrivo dei primi missionari gesuiti. Nel vicino Oriente, inoltre, la missione dei francescani in terra d’Islam è stata caratterizzata da iniziative fondamentali come la fondazione della Custodia francescana di Terrasanta, nella prima metà del 1300.

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ZENIT Staff

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