ROMA, giovedì, 28 giugno 2012 (ZENIT.org) - Si apre lunedì prossimo 2 luglio a Roma presso l’Istituto Patristico Augustinianum il Workshop per promotori vocazionali, congresso internazionale organizzato dall'Ordine di Sant'Agostino con il patrocinio della Commissione agostiniana internazionale per la promozione vocazionale, a cui sono invitati i promotori vocazionali e i superiori maggiori dell’Ordine.
Il convegno internazionale è stato voluto dal capitolo generale del 2007 e tratterà sia della dimensione generale che di quella specificamente agostiniana della promozione vocazionale al fine di creare una vera e propria rete fra gli animatori vocazionali delle provincie agostiniane con uno scambio di informazioni sui programmi e le iniziative svolte nelle diverse circoscrizioni.
“Il tema è importante. Si parla della vocazione, della crescita, dell'attenzione alla formazione e al cammino delle persone”, spiega Padre Michael Di Gregorio OSA, Vicario generale dell'Ordine di Sant'Agostino e presidente della Commissione agostiniana per le Vocazioni, che continua. “È il terzo convegno internazionale dell'Ordine sulle Vocazioni. La Commissione internazionale, che è responsabile per le vocazioni, ha voluto invitare a Roma i frati promotori delle vocazioni nelle differenti circoscrizioni creando un'occasione di riflessione, di dialogo, di condivisione reciproca per aiutarli a condividere tutto quanto fa parte di questo ministero speciale. Ciò significa condividere i successi, le delusioni, le sfide che fanno parte di questo compito”.
La realtà degli operatori vocazionali nelle differenti circoscrizioni dell'Ordine è variegata: in alcune ci sono frati impegnati a tempo pieno, in altre a tempo parziale e in altre ancora manca questa figura di riferimento anche se è desiderio delle Costituzioni dell'Ordine che in ogni circoscrizione vi sia un frate a questo incaricato.
La realtà vocazionale nell'Ordine di sant'Agostino oggi varia da circoscrizione a circoscrizione: “In alcuni paesi del mondo ci sono molte vocazioni, penso ad esempio nelle Filippine, in Africa, in alcuni paesi dell' America Latina” spiega il Vicario Generale “In altri paesi, soprattutto in Europa ma anche negli USA, c'è ancora molta strada da fare per interessare le persone che noi crediamo che il Signore stia chiamando a riflettere sulla possibilità di abbracciare questa forma di vita consacrata”. Padre Michael esprime un auspicio, che i frati più attivi e impegnati in questo ambito possano condividere la propria esperienza con quanti vogliono prendersi a cuore questa missione pastorale.
Parteciperanno al workshop vocazionale circa trenta frati agostiniani provenienti da ogni parte del mondo. “Ci sono diversi relatori” spiega Padre Michael “però vogliamo che i partecipanti possano dedicare tempo alla conversazione e al dialogo reciproco per condividere le proprie esperienze” al fine di creare una rete perché le varie realtà possano essere condivise.
Il workshop vocazionale era inizialmente stato programmato negli USA ma, tramontata questa ipotesi, è stato deciso di farlo a Roma per invitare le provincie agostiniane d'Europa a partecipare perché in Europa non solo nell'Ordine ma anche nella Chiesa universale le vocazioni sono diminuite drasticamente. Con qualche eccezione perché “ci sono alcune provincie come quella italiana in cui c'è un buon numero di candidati però le altre provincie d'Europa hanno un numero davvero minimo. Negli USA abbiamo visto che negli ultimi tre anni c'è stato più interesse, ci sono più giovani che fanno richieste ai promotori vocazionali quindi c'è più entusiasmo da parte dei frati perché si vede che le cose forse cominciano a cambiare per il meglio” spiega Padre Michael.
Dio parla al cuore degli uomini: ciò che del messaggio di sant'Agostino affascina il cuore dell'uomo è anche la vita stessa del santo. A un giovane che è in ricerca della verità, perché possa continuare il suo cammino vocazionale e comprendere quale sia la volontà di Dio sulla sua vita, è utile proporre la conoscenza della vita di Sant'Agostino. Riprende il Vicario Generale dell'Ordine: “Nell'ultima riunione della Commissione internazionale, a Madrid in aprile, abbiamo parlato con i professi, studenti che sono in due Comunità agostiniane vicino a El Escorial e abbiamo chiesto il loro parere sulla promozione vocazionale. I giovani frati hanno suggerito che dovremmo dare più enfasi alla figura di Sant'Agostino parlando ai giovani e ricordare la giovinezza del futuro Dottore della Chiesa. È evidente che il cammino di Agostino parla molto bene e chiaramente ai giovani di oggi”.
La figura di Sant'Agostino è proposta ai giovani laici nelle Giornate Mondiali della Gioventù e nei convegni come nel prossimo incontro dei giovani Agostiniani in Sud America nel 2013: “è una ricchezza che abbiamo, è parte del carisma che abbiamo a disposizione” conclude Padre Di Gregorio.