di Luca Marcolivio
ROMA, martedì, 26 giugno 2012 (ZENIT.org) – Figlio di Gianni Astrei, scomparso fondatore del Fiuggi Family Festival, e dell’attuale presidente Antonella Bevere, Angelo Astrei è vicepresidente dell’Associazione Fiuggi Family Festival e responsabile Marketing e Comunicazione dell’iniziativa, la cui V edizione è in programma dal 25 al 29 luglio prossimi.
A colloquio con Zenit, Astrei ha anticipato numerose interessanti novità del Festival, a partire dalla possibilità di coinvolgere i più giovani nell’iniziativa attraverso le app degli smartphone e i social network.
Angelo, durante la prima edizione del Festival eri ancora minorenne, ora arrivati alla quinta si può dire che sei cresciuto nel festival: cosa ha significato questo per te?
Angelo Astrei: Iniziare un Festival di questo livello da zero non è di certo impresa semplice. Nell’edizione del 2008 avevo 17 anni e ricordo le nottate passate a stampare le cartelle stampa o ad attaccare francobolli. Ho continuato a lavorare in tutte le edizioni successive con un gruppo di amici, poi professionisti, che si andava via via infoltendo. Abbiamo provato in prima persona gli input positivi che il Festival lancia ai giovani. La vera opportunità è stata incontrare professionisti di altissimo livello in diversi ambiti, sempre disponibili a confrontarsi con noi e con tutti gli ospiti nel clima family che ci contraddistingue. Tra tutti ho il desiderio di ricordare il prof. Luigino Bruni e il convegno organizzato lo scorso anno con Confcooperative. Da questi incontri è nata, l’estate scorsa, l’idea di rendere l’impegno che portavo avanti da anni un vero e proprio lavoro.
Come disse l’allora Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, in occasione della serata conclusiva della IV edizione, “la situazione è complicata, ma i giovani hanno forza di volontà e grande passione, ingredienti indispensabili per affermarsi nella vita”.
Il Fiuggi Family Festival è anche questo: un’occasione per trovare queste due qualità eccezionali e renderle le “parole d’ordine” delle nostre giornate.
Il web, i social network, sempre più bambini leggono solo sull’I-Pad… Come utilizzate questi nuovi linguaggi, che per voi sono “madre lingua”?
Angelo Astrei: Abbiamo letteralmente ideato e realizzato un’App del “Fiuggi Family Festival”. L’idea era di creare qualcosa di divertente e interattivo che avesse il linguaggio e sfruttasse i mezzi di comunicazione che noi giovani usiamo tutti i giorni. Allo stesso tempo, però, volevamo che anche gli adulti ne potessero capire lo spirito e l’utilità: insomma, cercare di aggirare il tanto discusso ‘gap generazionale’. L’applicazione è scaricabile da tutti i dispositivi Apple (e dall’apple store di I-Tunes) ed è completamente gratuita.
L’App ha una sezione news & info ed una dedicata prettamente al cinema family. Con la collaborazione di Family Cinema e TV ogni settimana viene recensito il miglior film disponibile al cinema. L’applicazione è stata pensate anche per chi ama giocare in modo interattivo da ogni dispositivo: per questo c’è un gioco a premi in cui rispondendo a 15 domande divertenti sul cinema si può vincere una vacanza a Fiuggi per tutta la famiglia durante la settimana del FFF.
Essere presenti sugli smartphone è stato un bellissimo esperimento ma non è l’unico mezzo di comunicazione di cui ci siamo avvalsi per questa occasione. I social network sono stati i nostri punti di forza e ci hanno permesso di arrivare in modo capillare su tutto il territorio. La settimana scorsa abbiamo raggiunto su Facebook più di 14.000 contatti!
Ma i giovani vogliono giocare, gareggiare, vincere… come rispondete a questa esigenza?
Angelo Astrei: Con i Concorsi… E al Fiuggi Family Festival ce n’è più di uno! Il concorso Videogiochi è il più ‘anziano’: è stato, infatti, promosso fin dalle prime edizioni da Famiglia Cristiana e continua ogni anno a vedere la partecipazione di moltissimi giovani…e non!
Da circa un mese abbiamo lanciato il concorso fotografico Uno di noi. Il nome è lo stesso dell’iniziativa europea che, con gli strumenti previsti dal Trattato di Lisbona ed appena entrati in vigore, speriamo porti ad inserire nel Diritto unitario l’affermazione esplicita che l’essere umano è persona fin dal concepimento.
La nostra indicazione è quella di esprimere visivamente la condizione dei soggetti svantaggiati rispetto all’innegabile “diritto alla Vita” (Articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani). Dalle foto che ci stanno arrivando, visibili sul profilo Facebook del FFF, appare banale ogni altra connotazione di umanità ad un uomo già nato: è quasi offensivo dire “anche un carcerato è uno di noi!”: lo sappiamo di certo, anche se non sempre i fatti sono in accordo con le nostre convinzioni. L’unico Uomo che ancora non è riconosciuto tale è l’embrione. Eppure ciascuno di noi è stato un embrione un po’ di anni fa. Per fortuna i nostri genitori erano convinti di aspettare un bambino, unico e irripetibile e non… un test positivo!
Quindi un Festival cinematografico particolare, con film in concorso, tanto Cinema, tanti momenti e punti di interesse anche per i giovani…
Angelo Astrei: Sicuramente sì! E quest’anno più che mai! Si è cercato di rivolgersi ai giovani sotto ogni aspetto, che sia divertente, ludico, cinematografico e, non in ultimo, sociale.
Giovedì 26 Luglio la giornata sarà dedicata alla figura del padre. Verrà proiettato il documentario Pitts su Giorgio Marangoni, padre, pilota e costruttore di aerei per volo acrobatico, che viene ‘raccontato dai figli’. Ospite d’onore della giornata sarà Flavio Insinna che parlerà con i ragazzi del suo rapporto con il padre. Ci sarà inoltre la presentazione di un libro sul rapporto dei padri detenuti con i propri figli, esito di un progetto condotto a Parma: a moderare l’incontro sarà Nicolò Bongiorno, figlio del grande Mike!
Il festival non si ferma, molti spin off, Bergamo, Trento… Ma portate il vostro entusiasmo di ragazzi anche oltre oceano: cosa state realizzando in Perù?
Angelo Astrei: Collaboriamo con l’Associazione Semi di Pace per la realizzazione di un progetto di sostegno a bambini portatori di handicap a margini della foresta amazzonica. A maggio Rossella e Fabio, due ragazzi dell’Associazione, sono andati in Perù a trovare questi bambini e con un telo, un proiettore e un gruppo elettrogeno hanno portato lì un po’ del nostro Festival. Il “Progetto VITA – Gianni Astrei” è enormemente cresciuto nell’ultimo anno: in Italia, grazie a Fondazione Roma – Terzo settore, è un’occasione di formazione continua per tutti i ragazzi che fanno parte del nostro staFFF… sì quello con le tre effe! Da quest’anno infatti i giovani hanno avuto la possibilità di essere “formati” per imparare ad aiutare in modo concreto in situazioni di forte disagio. I risultati sono già tangibili e concreti: nella sezione dedicata del nostro sito, si possono già vedere le foto e le storie dei bambini che sono stati ‘adottati’ dal Progetto.