ROMA, giovedì, 21 giugno 2012 (ZENIT.org) – Mentre la crisi semina paura e minaccia di non risparmiare nessuno, 13 organizzazioni cattoliche, impegnate nel sociale e nella lotta all’emarginazione, lanciano la proposta di una Roma fraterna e cristiana. E lo fanno, insieme al Cardinale Agostino Vallini, vicario del Santo Padre per la Diocesi di Roma, con un convegno all’Auditorium Parco della Musica, sabato 23 giugno 2012, a partire dalle ore 9.30.
Interverranno, nella prima parte della mattinata, il cardinale Agostino Vallini (vicario del Santo Padre per la Diocesi di Roma), monsignor Enrico Feroci (direttore della Caritas diocesana di Roma), Enrico Giovannini (presidente Istat), Carla Collicelli (vice direttore generale del Censis); nella seconda parte, Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, dialogherà con i protagonisti di “Roma Reciproca”. Coordina i lavori Piero Damosso (Tg1 – Rai).
Una “voce” unitaria in un momento di generale disorientamento, di relativismo, di divisione sociale, per sollecitare tutti alla solidarietà e alla reciprocità, mentre si fa sempre più ossessivo l’allarme povertà, tra nuove emergenze sociali e vecchie domande di aiuto.
“Roma Reciproca”, ha spiegato il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci, “è un’esperienza di comunione davvero innovativa, per rispondere ai problemi sociali, per reagire a questo stato di crisi che sta colpendo la nostra città, in uno spirito di collaborazione e dialogo totalmente nuovo che mai si era proposto prima, nel rispetto della vocazione di ciascun aderente».
Questa crisi non passerà e ancora molti saranno minacciati dall’indigenza: la pensano così tutti i responsabili delle organizzazioni aderenti a Roma Reciproca. Perché questa crisi, in quanto figlia dell’egoismo, del morbo dell’”io”, ha oscurato le ragioni del vivere comunitario. Una situazione paragonabile al gioco d’azzardo, quando il giocatore rilancia nell’illusione di vincere facile e trarre vantaggio senza accorgersi di avere già perso tutto.
Il convegno vuole fare emergere come prima proposta la capacità di ciascuno di farsi fratello l’uno dell’altro, nello stesso spirito che anima l’esperienza di Roma Reciproca, un vero e proprio laboratorio di scambio, solidarietà e condivisione tra persone che appartengono a realtà non profit di ispirazione cristiana, tra loro molto diverse per carismi e storie.
Occorrono nuove priorità valoriali per uscire da questi disagi; attendere che la crisi passi è quanto mai inutile e addirittura dannoso per l’intera società.
A Roma Reciproca aderiscono Comunità di Sant’Egidio, Acli, Opera Don Guanella, Opera Don Calabria, Compagnia delle Opere di Roma e Lazio, Centro Astalli, Borgo Ragazzi Don Bosco, Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Don Luigi Di Liegro, Movimento dei Focolari (Roma), Comunità di Capodarco di Roma, Associazione Società San Vincenzo de’ Paoli.
Organizzazioni che – con il coordinamento della Caritas diocesana di Roma – hanno ritenuto utile mettere in sinergia le singole ispirazioni ed esperienze, per dare un’anima a Roma, per renderla più solidale e attenta alle persone più emarginate, ora più che mai in aumento.