CITTA' DEL VATICANO, sabato, 16 giugno 2012 (ZENIT.org) - “Un lavoro di perfezione, anche se, ovviamente, perfettibile. Un gesto che supera l’istintivo senso di possesso che nasce in chi frequenta abitualmente la biblioteca”.

Così il cardinale Raffaele Farina, bibliotecario ed archivista emerito di Santa Romana Chiesa, ha descritto la nuova Guida ai fondi manoscritti, numismatici, a stampa della Biblioteca Vaticana, presentata giovedì 14 giugno, nel tardo pomeriggio, nell’Aula vecchia del Sinodo in Vaticano davanti a numerosi studiosi ed esperti, giovani e meno giovani.

All'evento hanno partecipato tra gli altri l'attuale prefetto della Biblioteca Vaticana, mons. Cesare Pasini, il cardinale argentino Jorge María Mejía (bibliotecario ed archivista della Vaticana dal 1998 al 2003) e l'ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Mordechay Lewy.

Pubblicata nella collana Studi e testi della stessa Biblioteca Vaticana, la monumentale opera – si tratta di ben 1.557 pagine in due tomi – è stata curata da Francesco D'Aiuto, esperto in bizantinistica dell'Università di Roma Tor Vergata, per alcuni anni bibliotecario della Vaticana, e da Paolo Vian, direttore del Dipartimento manoscritti della Vaticana.

Per la realizzazione dell'opera, risultato dei contributi di ventisette studiosi, ci sono voluti ben dodici anni, come ha sottolineato L'Osservatore Romano in un articolo pubblicato nella sua edizione di giovedì 14 giugno.

Di una “impresa titanica” ha parlato quindi il bizantinista Carlo Maria Mazzucchi, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il quale ha sottolineato non solo la “scelta non scontata per questi tempi” di scrivere questa Guida al servizio dei ricercatori e degli storici in lingua italiana ma anche di pubblicarla non in forma digitale, ma cartacea.

Per la sua importanza e per la mole, l'esperto della Cattolica ha paragonato del resto la nuova Guida alla raccolta enciclopedica in 53 sezioni di passi da opere storiche realizzate in epoca bizantina per volere dell’imperatore Costantino VII, detto il Porfirogenito (905-959), i cosiddetti Excerpta Constantiniana.

“Spesso le biblioteche, nei secoli, sono state trasformate in caserme” ha dichiarato da parte sua Tiziana Pesenti. “Alla Vaticana è però successo il contrario; nel tempo libri, stampe e raccolte numismatiche hanno progressivamente invaso le stanze dell’armeria, della scuderia e della Guardia nobile”, ha continuato la studiosa della Sapienza.

Una curiosità: la nuova pubblicazione si sta già dimostrando una sorta di best-seller. Come riferito da L'Osservatore Romano (15 giugno), la scorta di esemplari della Guida, offerta in occasione della presentazione ad un prezzo di lancio agli studiosi, si è esaurita infatti rapidamente.