Al Congresso Eucaristico si discute di matrimonio e famiglia

Il ruolo dell’Eucaristia nella vita quotidiana al centro di una tavola rotonda alla presenza di sacerdoti, vescovi e laici

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di Ann Schneible

DUBLINO, mercoledì, 13 giugno 2012 (ZENIT.org) – A dominare le sessioni di ieri, martedì 12 giugno, al 50° Congresso Eucaristico Internazionale, è stato il tema La comunione nel matrimonio e nella famiglia.

Il vescovo della diocesi di Shrewsbury (Inghilterra), monsignor Mark Davies, e la signora Breda O’Brien, hanno parlato della famiglia, dei giovani e del rinnovamento del sacerdozio insieme al segretario generale del Congresso Eucaristico, padre Kevin Doran, durante una conferenza stampa.

Mons. Davies, che lunedì sera aveva offerto una serie di riflessioni catechetiche a quasi 1.000 giovani, ha descritto l’esperienza con le seguenti parole: “È stato particolarmente impressionante – ha detto – vedere la risposta dei giovani. Varie centinaia di giovani si sono riversati nello spazio dedicato alla gioventù e hanno partecipato all’evento con un grande entusiasmo ed un impegno molto evidente”.

In risposta ad una domanda sulle reliquie di San Giovanni Maria Vianney (1786-1859) – il Santo Patrono dei Parroci – che arriveranno in Inghilterra, il vescovo ha parlato dell’importanza dei santi nel rinnovamento del sacerdozio e della Chiesa. “Per il rinnovamento del sacerdozio”, ha detto Davies, è fondamentale “guardare ai santi, perché è nei santi che vediamo l’aspetto sempre più vero, più autentico della Chiesa. Vediamo la vita cristiana vissuta in pienezza, vediamo il sacerdozio vissuto in pienezza”.

“È attraverso i santi – ha continuato il presule – che ogni crisi nella Chiesa è stata superata; nella nostra storia, dove vediamo un crollo, vediamo anche una svolta, e la svolta avviene attraverso i santi”.

Breda O’Brien, un’insegnante che scrive per l’Irish Times e per l’Irish Catholic, ha dato una testimonianza personale al Congresso sul matrimonio e la famiglia. Ha parlato della situazione della catechesi in Irlanda, in particolare quella per gli adulti. “Sono assolutamente favorevole all’idea di una catechesi cattolica per adulti”, ha detto la O’Brien.

“Penso che sia veramente importante – ha proseguito – perché la maggior parte della gente, quando è interessata a qualcosa, non lascia la sua educazione alle spalle quando finisce la scuola, a 17 o 18 anni. Purtroppo, poiché la catechesi per gli adulti non è stata forte in Irlanda, c’è una tendenza a fare questo. Penso davvero che sia opportuno, che a livello parrocchiale ci siano opportunità per semplicemente discutere le cose”.

Infine, continuando il tema delle sessioni di ieri, padre Kevin Doran, ha parlato dell’istituzione del matrimonio e della sessualità nel contesto dell’Eucaristia. Secondo il segretario generale dell’IEC, “è estremamente importante per noi realizzare il nesso tra il matrimonio e l’Eucaristia, poiché entrambi sono soprattutto il dono di sé all’altro. In un modo molto particolare, il dono che Gesù ci dona nell’Eucaristia si riflette nel dono che gli sposi fanno l’uno all’altra e ai loro figli. Marito e moglie si danno totalmente l’uno all’altro”.

“Il linguaggio dell’Eucaristia – ha proseguito padre Doran – che è noto a tutti noi (“Questo è il mio Corpo, che è per voi”) – ovviamente non si riferisce solo al corpo fisico, ma al dono totale di se stesso. Proprio nello stesso modo, il linguaggio della sessualità umana nel dono del matrimonio non riguarda solo il corpo, ma il dono totale di se stesso. Questo è il nucleo dell’insegnamento della Chiesa sulla sessualità”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Paul De Maeyer]

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ZENIT Staff

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