Diecimila giovani all'incontro del Cammino Neocatecumenale a Trieste

Circa 200 ragazzi e ragazze hanno risposto alla chiamata di Cristo di evangelizzare le nuove generazioni

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TRIESTE, venerdì, 30 marzo 2012 (ZENIT.org) – Quasi 10.000 giovani provenienti da tutto il Nord Italia e da altri 10 Paesi d’Europa hanno animato il Palasport di Trieste, domenica scorsa 25 marzo, per proclamare tutta la gioia di essere cristiani oggi, secondo quanto riferisce la Radio Vaticana.

A riunirli è stato l’invito dell’Iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, e del vescovo della diocesi di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, per fare loro l’annuncio dell’amore del Signore e coinvolgerli nella missione della Chiesa oggi.

Provenivano quasi tutti da famiglie del Cammino Neocatecumenale di varie regioni del Nord Italia: 3.500 i giovani del Triveneto; 1.800 i giovani della Lombardia, insieme ad altri gruppi del Piemonte e Liguria, un gruppetto pure da Roma.

Numerosi erano anche i giovani croati e sloveni e i gruppi provenienti da Bosnia, Serbia, Macedonia, Austria, Germania, Polonia, Francia, con un gruppo dalla Finlandia.

Kiko, come spesso fa in questi annunci, ha preso spunto dalla seconda Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (5,14) per fare presente l’amore di Cristo che ci urge dentro a non vivere più per noi stessi, ma per Colui che è morto ed è risorto per noi”.

L’amore di Cristo, ha insistito Kiko, è necessario “per lanciarci dentro questa società di oggi, così sola e spaventata, che fugge da tutte le parti, con milioni di aborti, soffocata dalla paura della morte, perché senza la vita divina dentro”

A questa società, a questa generazione, ha ribadito, bisogna “dare un nuovo annuncio di vita e di speranza: la vittoria di Cristo su ogni paura, sulla morte”.

Da parte sua mons. Crepaldi, ha ringraziato i giovani per la loro presenza in una città già testimone, come tutte le città di confine, di tanti conflitti e divisioni. “Già la sola vostra presenza – ha detto ai giovani – è una testimonianza che dà speranza alla nostra città, ci dà una bellissima lezione, perché va oltre tutte le divisioni: tutto è possibile con la forza dello Spirito Santo”.

La risposta dei giovani non si è fatta attendere. Quando Kiko, infatti, quasi al termine dell’incontro, ha chiesto loro di rispondere all’amore del Signore e al desiderio di evangelizzare questa nostra generazione, specialmente in Asia, in Cina, ben 120 ragazzi sono corsi verso il palco per ricevere la benedizione e dare il loro nome perché, dopo un tempo di discernimento, se la chiamata del Signore verrà confermata, possano essere preparati al sacerdozio.

Anche un’ottantina di ragazze hanno offerto la loro risposta per servire la nuova evangelizzazione in Asia. Commovente è stato pure l’ultimo atto della giornata, quando l’iniziatore del Cammino Neocatecumenale ha chiesto di accompagnare con la preghiera quotidiana del Rosario dinanzi al Ss.mo le “missio ad gentes”, ovvero quei gruppi di tre o quattro famiglie che, con i loro figli e un presbitero, formano una comunità di evangelizzazione, che fa presente la Chiesa in quartieri totalmente secolarizzati di varie città dell’Europa.

Una richiesta apparentemente incompatibile con quelli che sono i desideri e gli interessi dei giovani d’oggi. Eppure lo spettacolo è stato toccante: a decine sono accorsi – ragazzi e ragazze – per offrire la loro generosa preghiera al Signore.

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ZENIT Staff

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