ROMA, venerdì, 11 novembre 2011 (ZENIT.org) – Dopo l’annuncio della probabile visita di papa Benedetto XVI in Messico e a Cuba nella primavera del 2012, fioccano i commenti gioiosi da parte delle chiese dei due paesi latino-americani.
La “priorità” data a Cuba come viaggio pastorale, è stata accolta dal cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’Avana, come “un gran bene” e qualcosa di “assai speciale” per l’isola caraibica.
“È una notizia eccellente e un gran privilegio poter contare sulla presenza di Sua Santità nell’anno giubilare per i 400 anni dall’apparizione della Madonna del Rame, patrona di Cuba”, ha dichiarato all’agenzia EFE, Orlando Marquez, portavoce del cardinale Ortega.
Quello a Cuba e in Messico sarà il secondo viaggio di Benedetto XVI in America Latina, dopo la visita pastorale in Brasile del 2007. Si tratta, inoltre, della seconda visita di un pontefice a Cuba, dopo lo storico viaggio del beato Giovanni Paolo II nel 1998.
Nell’isola caraibica, dopo l’ascesa al potere di Raul Castro, i rapporti tra Chiesa cattolica e governo cubano stanno conoscendo finalmente una fase distensione.
Un segno concreto della nuova “primavera cattolica” nel paese è la ripresa – per la prima volta dopo la rivoluzione castrista del 1959 – del pellegrinaggio dell’immagine della Madonna del Rame che visiterà più di trecento luoghi a l’Avana, percorrendo poi più di 28mila chilometri nelle restanti quattordici province del paese.
In Messico la prima visita di Benedetto XVI è stata salutata dalla conferenza episcopale locale come rispondente a un “forte desiderio” comune al Papa e ai messicani.
“Non abbiamo ancora ricevuto un comunicato ufficiale di conferma di questa visita – ha precisato monsignor Victor René Rodriguez Gomez, segretario generale della Conferenza Episcopale Messicana – tuttavia è un momento in cui possiamo unire le voci e i cuori di tutti i messicani per chiedere a Dio che si realizzi questo desiderio tanto anelato dal Santo Padre e dai messicani”.
Secondo quanto riferito da monsignor Rodriguez Gomez all’emittente Milenio Television, la conferma della visita papale, con il relativo programma completo sarà annunciata alla fine di questo mese.
È escluso tuttavia che il Santo Padre, per motivi di salute e di età, possa visitare Città del Messico, essendo la capitale situata a 2200 metri di altitudine. Piuttosto probabili invece dovrebbero le visite del Papa a Monterrey, Veracruz, nello Yucatan e altre città marittime o situate in bassopiani.
Monsignor Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Tlalnpantla, e presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM), ha dichiarato che, durante l’Udienza riservata ai vescovi del CELAM, avvenuta lo scorso mese, Benedetto XVI avrebbe “sorriso favorevolmente” quando si è affrontato il tema del possibile viaggio pastorale in Messico. “Non è rimasto indifferente alla nostra richiesta”, ha aggiunto il presule.
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