In Sudan il futuro inizia dall'istruzione

Il Vescovo Adwok sull’importanza delle scuole “Salvare il Salvabile”

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ROMA, venerdì, 30 settembre 2011 (ZENIT.org).- L’istruzione può essere la chiave per far sì che i giovani cristiani del Sudan possano costruirsi un futuro migliore in un contesto in cui si teme una sempre maggiore affermazione della shari’a, la legge islamica.

Il Vescovo ausiliare Daniel Adwok Kur di Khartoum ha sottolineato l’importanza di investire sul futuro della Chiesa aiutando il progetto Save the Saveable (Salvare il Salvabile), una rete di una quindicina di scuole nel territorio dell’Arcidiocesi di Khartoum, la capitale del Sudan.

L’associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sta offrendo 150.000 euro per aiutare 10.000 bambini che frequentano questi istituti.

Il finanziamento di ACS arriva in un momento in cui si teme che i diritti dei cristiani in Sudan siano compromessi se il Governo islamista sudanese intensificherà gli sforzi per rafforzare un sistema di legge e di governo basato strettamente sulla shari’a.

I cristiani che vivono nel nord del Sudan continuano a emigrare verso il Sud Sudan da quando questo nuovo Stato africano ha ottenuto l’indipendenza, il 9 luglio scorso.

Anche se i fedeli sudanesi diminuiscono e sono minacciati da nuove discriminazioni e oppressione, il Vescovo ha rimarcato l’importanza di investire sul futuro ecclesiale in Sudan.

“Come Chiesa pensiamo che ci sia bisogno di buone possibilità di istruzione cristiana, così che le generazioni future si formino e possano coltivare valori forti che permettano loro di vivere in un ambiente islamico”, ha affermato.

“Save the Saveable resta il modo per aiutare i giovani cristiani perché possano istruirsi e possano giocare il proprio ruolo nella società locale”, ha aggiunto, segnalando che “i programmi scolastici forniscono il mezzo migliore per educare chi viene da una famiglia povera”.

Il fondo di ACS aiuterà a pagare gli stipendi degli insegnanti delle scuole Save the Saveable, e il Vescovo Adwok ha spesso segnalato quanto sia importante trovare buoni maestri.

Il progetto Save the Saveable è cambiato molto in 25 anni, da quando il Cardinale Gabriel Zubeir Wako di Khartoum ha concepito questa idea come risposta alla guerra civile in Sudan, che ha fatto riversare migliaia di sfollati nella capitale Khartoum e nelle zone desertiche circostanti.

Per molti anni, il progetto è consistito in aule in capanne di fango e in un programma di aiuto alimentare associato per i bambini più bisognosi, ma da quando è stato firmato l’Accordo di Pace, nel gennaio 2005, sono state create vere aule e altre strutture.

Aiuto alla Chiesa che Soffre sostiene da tempo Save the Saveable, che il Cardinale Zubeir Wako ha definito un programma “che mi sta molto a cuore”.

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ZENIT Staff

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