di don Mariusz Frukacz
ROMA, giovedì, 29 settembre 2011 (ZENIT.org).- Nel mese di settembre l’Arcidiocesi di Czestochowa celebra il 150° anniversario della nascita della Serva di Dio Aniela Róża Godecka, fondatrice, insieme al Beato Onorato Koźmiński, della Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria.
Aniela Róża Godecka visse tra il 1861 e il 1937. Gran parte della sua vita ha coinciso con il periodo di dominazione straniera in Polonia e di persecuzione del cattolicesimo, e si è svolta in quella parte di Polonia dominata dalla Russia di religione ortodossa. La patria, saccheggiata da tre potenze straniere, riacquistò la libertà soltanto nel 1918. La vita e l’opera apostolica della Serva di Dio sono state legate alle vicende della Polonia centrale, detta Masovia (Varsavia, Zakroczym, Nowe Miasto sul fiume Pilica e Częstochowa).
Aniela Godecka nacque il 13 settembre 1861 a Korčeva, nella provincia di Tver’, presso il fiume Volga in Russia, da Jan Antoni Kostka-Godecki, medico, e Natalia Kunegunda Bachtysto. Discendeva dalla nobile famiglia dei Kostka, di cui faceva parte San Stanislao. L’atmosfera religiosa che regnava in casa fu certamente importante per la formazione della sua ricca personalità.
A 13 anni sostenne l’esame di ammissione per accedere all’Istituto per Orfani Nikolaevski a Mosca. Trovandosi in un ambiente completamente ortodosso, la sua fede fu sottoposta a molte prove ed esperienze. Tenne sempre un comportamento coraggioso e sincero dichiarando sempre la sua fede cattolica e l’appartenenza al suo Paese di origine, la Polonia. Nel 1882 terminò gli studi presso l’Istituto Nikolaevski e conseguì il diploma di maestra. Nel 1885 partì per Vilnius, dove lavorò come maestra. Conduceva una profonda vita religiosa. Il suo confessore le permise di accostarsi ogni giorno alla Comunione. Praticava anche molte mortificazioni corporali e desiderava consacrarsi completamente a Dio.
Il suo confessore, don Jan Łabok, le fece conoscere la Congregazione di vita nascosta (senz’abito) delle Suore del Purissimo Cuore di Maria, fondata l’8 dicembre 1885 dal Beato Onorato Koźmiński. Il 17 settembre 1887 fu accolta nel noviziato di quella Congregazione. L’anno successivo si recò da padre Onorato, che in quel tempo risiedeva nei pressi di Varsavia, a Zakroczym, per seguire, sotto la sua guida, un corso di esercizi spirituali. Durante gli esercizi, padre Onorato, comprendendo che Aniela era una persona sensibile e di valore, le presentò la difficile situazione delle donne operaie e le raccomandò di andare tra loro per aiutarle. Aniela accettò e si trasferì da Vilnius a Varsavia per dedicarsi a loro. Il 4 ottobre 1888 padre Onorato celebrò la santa Messa in favore della nuova Congregazione. Quel giorno è così indicato come data di fondazione della Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria. Aniela Róża Godecka ne fu la cofondatrice.
Seguendo le indicazioni di padre Onorato, la Serva di Dio iniziò ad occuparsi con zelo della questione operaia. La sua prima iniziativa fu quella di organizzare delle case comuni per le donne operaie e allo stesso tempo aiutarle a restituire i debiti che avevano contratto. Utilizzava poi il tempo libero dal lavoro per la formazione religiosa, morale, scolastica ed educativa di queste ragazze. Lo stile di vita di Aniela Róża Godecka seguiva in tutto e per tutto ciò che era fissato dal regolamento della Congregazione. Il 1° dicembre 1929 per la Serva di Dio fu un giorno di gioia. La Santa Sede pubblicó il Decreto di lode con il quale la Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria fu riconosciuta quale Istituto religioso. Aniela Róża Godecka morì con fama di santità a Częstochowa il 13 ottobre 1937, a 76 anni.
“Madre Aniela Róża Godecka è il vero segno di speranza per il mondo operaio di oggi a causa della sua grande preoccupazione per i disoccupati”, ha detto a ZENIT suor Bogumiła Czemko.
In occasione dei 150 anni dalla sua nascita, le religiose dalla Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria hanno preparato una Camera della Memoria dedicata alla Serva di Dio presso la Casa Generalizia a Częstochowa. Una pubblicista cattolica, Alina Petrowa-Waswilewicz, ha scritto una biografia intitolata “La Rivoluzione di Róża Godecka”.
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