Per una catechesi attenta alle varie realtà della vita degli adulti

Intervenendo alla “Tre giorni del clero” bolognese

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di padre Carlo Maria Veronesi, C.O.

BOLOGNA, giovedì, 15 settembre 2011 (ZENIT.org).- L’opera catechetica della Chiesa non può non considerare le varie realtà che formano al giorno d’oggi la vita degli adulti. Lo ha detto il 13 settembre il prof. Stefano Zamagni, docente di Economia politica all’Università di Bologna, intervenendo alla seconda giornata d’incontro e di studio del clero bolognese presso il Seminario regionale incentrata sul tema “La catechesi e la formazione degli adulti nell’attuale contesto culturale”.

 Nel suo intervento il docente ha voluto considerare quattro realtà fondamentali della vita quotidiana delle persone adulte: la famiglia, il lavoro, l’educazione dei giovani e i beni di uso comune.

Riguardo al primo tema, ha spiegato, nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un mutamento interno alla famiglia, causato dal modificarsi della relazione uomo-donna, che da rapporto di complementarietà è andato sempre più divenendo un rapporto di “specializzazione”, in cui vengono considerate maggiormente le rispettive qualità umane legate al genere, senza giungere a una comunione d’insieme nella realtà matrimoniale.

Per questo, secondo Zamagni, occorre che le parrocchie tornino a svolgere una catechesi per le famiglie più attenta al rapporto di coppia e al modello della complementarietà dell’uomo e della donna all’interno della vita coniugale.

Invece, riguardo al tema del lavoro, per il professore di Economia politica, diviene fondamentale la trasmissione dell’importanza del lavoro come ci ha insegnato san Benedetto nel suo celebre motto “Ora et labora”. E’ importante anche avere un giudizio critico sulla finanza speculativa che oggi, spinta dall’avidità del possedere sempre di più, ha perso quei limiti etici che la vincolavano al bene comune.

Nella sua relazione Zamagni ha voluto, inoltre, sottolineare la necessità che, all’interno delle parrocchie, sorgano soggetti desiderosi di investire in imprese diverse dal modello capitalistico globalizzato odierno e attente anche a coloro che, per diversi motivi, non riescono ad inserirsi nel competitivo mercato del lavoro. Ciò apporterebbe, a suo avviso, “un valore aggiunto  ai soggetti economici di cui hanno bisogno”.

Circa l’educazione dei giovani, Zamagni, parlando anche della sua esperienza personale di docente  e delle direttive europee che trattano della realtà educativa, ha voluto puntualizzare come, sulla scorta del principio relativista della non verità conoscibile, ci sia la tendenza a porre nelle menti delle nuove generazioni tantissime nozioni e conoscenze senza aiutarle a far emergere ciò che di bene è presente in loro.

Nel trattare infine dei “beni di uso comune”, il docente ha quindi parlato della realtà parrocchiale che, essendo aperta ad ogni persona, anche attraverso l’insegnamento catechetico, deve divenire un luogo in cui il credente si sente responsabile e parte attiva al fine di una sua positiva permanenza in mezzo alla società. 

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ZENIT Staff

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