La Santa Sede consegna alla FSSPX un documento base per la riconciliazione

Il Card. Levada e mons. Fellay si sono incontrati in Vaticano

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 14 settembre 2011 (ZENIT.org).- Rappresentanti della Santa Sede hanno consegnato questo mercoledì ad alcuni rappresentanti della Fraternità Sacerdotale San Pio X il testo di un Preambolo Dottrinale la cui accettazione viene ritenuta dal Vaticano la “base fondamentale per il conseguimento della piena riconciliazione con la Sede Apostolica”.

Lo segnala un comunicato pubblicato dalla Sala Stampa della Santa Sede dopo la riunione, svoltasi nella sede della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Hanno assistito alla riunione il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, il Cardinale William Levada, il segretario della Congregazione, monsignor Luis Ladaria, SI, e il segretario della Commissione Ecclesia Dei, monsignor Guido Pozzo.

Dall’altro lato, erano presenti il Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX), monsignor Bernard Fellay, e il primo e il secondo assistente generale della stessa, Niklaus Pfluger e Alain-Marc Nély.

La riunione di questo mercoledì si è svolta dopo otto incontri di una commissione mista di studio composta da esperti della FSSPX e della Congregazione per la Dottrina della Fede, che sono riusciti a chiarire le rispettive posizioni e motivazioni.

La Congregazione vaticana dice di tener conto “delle preoccupazioni e delle istanze presentate dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X in ordine alla custodia dell’integrità della fede cattolica di fronte all’ermeneutica della rottura del Concilio Vaticano II rispetto alla Tradizione, di cui ha fatto menzione Papa Benedetto XVI nel Discorso alla Curia Romana (22-XII-2005)”.

Allo stesso tempo, prosegue il comunicato, “la Congregazione per la Dottrina della Fede ritiene come base fondamentale per il conseguimento della piena riconciliazione con la Sede Apostolica l’accettazione del testo del Preambolo Dottrinale che è stato consegnato durante l’incontro del 14 settembre 2011”.

Tale Preambolo, spiega il comunicato della Santa Sede, “enuncia alcuni principi dottrinali e criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà al Magistero della Chiesa e il ‘sentire cum Ecclesia’”.

Allo stesso tempo, il documento lascia “alla legittima discussione lo studio e la spiegazione teologica di singole espressioni o formulazioni presenti nei documenti del Concilio Vaticano II e del Magistero successivo”.

Nella riunione di questo mercoledì, aggiunge il comunicato, “sono stati proposti alcuni elementi di una soluzione canonica per la Fraternità Sacerdotale San Pio X, a seguito dell’eventuale e auspicata riconciliazione”.

Il testo ripercorre poi il processo seguito per conseguire il ritorno della Fraternità alla piena comunione con la Chiesa cattolica.

“In seguito alla supplica indirizzata dal Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X il 15 dicembre 2008 a Sua Santità Papa Benedetto XVI, il Santo Padre aveva deciso di rimettere la scomunica ai quattro Vescovi consacrati dall’Arcivescovo Lefebvre, e, nel medesimo tempo, di aprire dei colloqui dottrinali con detta Fraternità, al fine di chiarire i problemi di ordine dottrinale e giungere al superamento della frattura esistente”, ricorda.

“In ottemperanza alle disposizioni del Santo Padre, una commissione mista di studio, composta da esperti della Fraternità Sacerdotale San Pio X e da esperti della Congregazione per la Dottrina della Fede, si è riunita in otto incontri”.

“Questi colloqui, che avevano l’obiettivo di esporre e approfondire le difficoltà dottrinali essenziali sui temi controversi, hanno raggiunto lo scopo di chiarire le rispettive posizioni e relative motivazioni”.

Nel luglio scorso, a seguito di quattro ordinazioni sacerdotali realizzate nella località tedesca di Zaitzkofen dal Vescovo Bernard Tissier di Mallerais, uno dei quattro Vescovi della Fraternità San Pio X, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, aveva sottolineato che le ordinazioni in questione erano illegittime.

“Finché la Fraternità (San Pio X) non ha una posizione canonica nella Chiesa anche i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa”, ha sottolineato in quell’occasione padre Lombardi richiamando la Lettera indirizzata da Papa Benedetto XVI ai Vescovi della Chiesa cattolica circa la remissione della scomunica dei quattro Vescovi consacrati dall’Arcivescovo Lefebvre, del 10 marzo 2009.

“Finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa”, e i suoi ministri “non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa”, ha aggiunto padre Lombardi, sottolineando quindi che le ordinazioni sacerdotali erano “illegittime”.

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ZENIT Staff

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