ROMA, martedì, 26 luglio 2011 (ZENIT.org).- Un “Pastore illuminato e saggio” che mai si risparmiò nel suo “impegno apostolico per lo splendore del culto divino”: così il Cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, ha ricordato il Cardinale Virgilio Noè scomparso domenica 24 luglio all’età di 89 anni.
Il Cardinale Sodano ha infatti celebrato questo martedì nella Basilica Vaticana in comunione di preghiera con Benedetto XVI i funerali dell’Arciprete emerito della Basilica di San Pietro e vicario generale emerito del Papa per la Città del Vaticano.
“Grande è la testimonianza che egli ci ha lasciato in tutta una vita di generoso servizio alla Chiesa, soprattutto con il suo impegno apostolico per lo splendere del culto divino”, ha detto ildecano del Collegio cardinalizio nell’omelia.
Il Cardinale Virgilio Noè, infatti,dopo una lunga formazione in liturgia, storia ecclesiastica e storia dell’arte in varie università pontificie di Roma venne nominato da Papa Paolo VI nel 1969 sottosegretario dell’allora nuova Congregazione per il Culto Divino, che doveva applicare la riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II.
“Per questo noi oggi vogliamo cantare il nostro Te Deum di ringraziamento al Signore per il dono che ci ha fatto, dandoci un pastore buono e fedele, quale fu il nostro caro defunto”, ha continuato il Cardinale Sodano.
Per noi cristiani, ha però aggiunto, “come ha scritto un poeta ‘la morte non è mortale’. Non è un muro invalicabile. Piuttosto è una porta che ci spalanca la vista sull’eternità, un’eternità beata con Dio e con tutti gli angeli e i santi”.
“Sono quegli angeli e quei santi che introdurranno in Paradiso il nostro caro fratello, il cardinale Virgilio. Con le nostre preghiere noi l’accompagneremo in questo viaggio verso la casa del Padre”, ha infine concluso.
