LIMA, domenica, 24 luglio 2011 (ZENIT.org).- Di fronte alle sfide che affronta il nuovo Presidente del Perù, Ollanta Humala, il Cardinale Juan Luis Cipriani, Arcivescovo di Lima, ha chiesto che il Governo promuova un’agenda in difesa della famiglia e della vita.
“La famiglia deve vivere in un clima in cui deve esserci maggior rispetto per la dignità”, ha affermato nel programma “Diálogo de Fe” di questo sabato.
Il porporato ha osservato che attualmente esiste una grande inquietudine per lo sviluppo materiale, ma c’è un vuoto spirituale che sta facendo mettere da parte la preoccupazione per lo sviluppo dei valori e la dignità della persona.
“Mi preoccupano la famiglia, l’educazione dei figli, la morale”, ha dichiarato. “Non possiamo portare avanti ragazzi che siano consumatori di droghe o membri di bande perché non c’è una buona istruzione, né possiamo creare una tendenza nella gioventù in cui tutto è divertimento, carriera e sesso”.
“I genitori vogliono una maggiore attenzione per l’educazione dei propri figli e per la sicurezza, l’evitare il consumo di droghe, la non violenza, il rispetto della possibilità di tutti di accedere all’assistenza sanitaria. Tutti questi temi vanno insieme”, ha aggiunto.
Il porporato si è anche riferito all’esistenza di un’agenda che viene da fuori e vuole promuovere l’aborto, l’eutanasia e il consumo di droghe, distruggendo i valori fondamentali della famiglia.
“Vorrei un’agenda in cui si rispetti la vita fin dal concepimento, in cui si rispettino la costituzione della famiglia – uomo e donna – e la sua stabilità”, ha confessato, auspicando che il nuovo Governo “promuova unità, pace, ordine e una crescita morale”.
“La Chiesa non prende mai le parti di un Governo, ma allo stesso tempo guarda con speranza alla possibilità che questa famiglia peruviana mantenga le proprie radici cristiane e che lo sviluppo avvenga anche in campo morale”, ha sottolineato.
L’Arcivescovo di Lima ha quindi ringraziato Papa Benedetto XVI per la fiducia che ha riposto in lui nominandolo membro della Pontificia Commissione per l’America Latina, un’istanza che cerca di conoscere la situazione della Chiesa in questa parte del mondo.
“Siamo un gruppo di Cardinali e Vescovi incaricati di analizzare come procede la fede in America Latina studiando anche le situazioni politiche, sociali, economiche e delle altre religioni”, ha spiegato. “E’ una specie di osservatorio di come va la Chiesa in America Latina”.