ROMA, venerdì, 22 luglio 2011 (ZENIT.org).- “E’ scandaloso l’accanimento sulle famiglie e il disinteresse per i poveri che emerge da questa manovra economica”. E’ quanto ha dichiarato questo venerdì il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, nel tornare a commentare la manovra finanziaria in corso di approvazione per la correzione dei conti pubblici.
Le critiche del presidente nazionale delle Acli arrivano nel giorno in cui l’Istat, a proposito del 2010, ha denunciato la presenza in Italia di 1 milione e 156 mila famiglie in condizioni di povertà assoluta (il 4,6% della popolazione), per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2%), mentre sono 2 milioni e 734 mila le famiglie povere relative(l’11%), quelle cioè che non riescono a spendere più di 992,46 euro al mese ogni due componenti.
Olivero si è scagliato in particolar modo contro i tagli “orizzontali” per tutte le agevolazioni fiscali a favore dalle famiglie previsti nel 2013 e nel 2014 – dagli sconti per i figli, agli asili, agli interessi sui mutui – che potrebbero costare ad ogni nucleo familiare circa mille euro di tasse in più.
“Non possiamo non denunciare – ha detto – quanto sta avvenendo in queste ore. Non si è avuto il coraggio di colpire le transazioni finanziarie né di introdurre una patrimoniale per i più ricchi, si è avuto invece il coraggio di colpire pesantemente le famiglie e di ignorare ancora una volta la condizione di povertà assoluta in cui versano tre milioni di persone nel nostro Paese”.
“Abbiamo compreso e apprezzato l’invito alla responsabilità delle istituzioni di fronte alle speculazioni internazionali – ha concluso il presidente delle Acli –. Ma abbiamo il dovere di ribadire che se la tenuta dei conti è fondamentale, la tenuta della coesione sociale lo è almeno altrettanto”.