Nel loro messaggio, i Vescovi affermano di “assistere con perplessità alla direzione che prende la politica di partito, più preoccupata di far avanzare l’agenda elettorale che di risolvere i problemi del Paese”.
“Sembra esistere – sottolineano – un vero divorzio tra gli interessi della classe politica e le necessità reali del popolo panamense”.
I Vescovi confessano di osservare “con tristezza e preoccupazione l’atteggiamento di alcuni politici, molto lontano da quello che dovrebbe ispirare fiducia e rispetto, condizione indispensabile per creare un clima di pace e tolleranza nel Paese”.
“Diventa necessario e indispensabile – aggiungono – umanizzare la politica e restituirle il suo senso etico, dando il primato alla dignità umana, al bene comune e al rispetto della volontà degli elettori”.
Allo stesso modo, bisogna “mostrare coerenza tra la propria condotta e i principi morali per svolgere la propria missione”.
Anche se Panama vive un momento di produzione di ricchezza, ciò non si riflette sulla distribuzione tra i panamensi, indicano i Vescovi.
I presuli sottolineano anche il problema della corruzione, “quello che interessa di più la nostra società”.
“C’è e ci sarà corruzione finché esisteranno complici”, il che “corrode e danneggia il Paese intero”, commentano.