BOMBAY, venerdì, 15 luglio 2011 (ZENIT.org).- La Conferenza Episcopale dell’India ha reso pubblico un comunicato, del quale si fa eco l’agenzia UCANews, in cui esprime la sua ferma condanna degli attentati di questo mercoledì a Mumbai (Bombay).
Una serie di esplosioni simultanee in vari punti della popolosa città ha provocato la morte di 21 persone e il ferimento di altre 131, una ventina delle quali è grave.
Le autorità indiane indagano sugli attentati, che nessun gruppo terrorista ha ancora rivendicato.
I Vescovi, attraverso il loro portavoce, padre Babu Joseph, esprimono in primo luogo le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime, così come le proprie preghiere per i feriti, ricoverati in vari ospedali di Mumbai.
Esortano quindi “tutti i settori della società a lavorare insieme per frustrare i nefasti disegni di gruppi criminali che cercano di distruggere la pace sociale”.
“Ancora una volta Bombay è diventata vittima della violenza senza senso in mano a persone manipolate”, denunciano. “Ciò deve essere combattuto con ogni mezzo”.
Hanno condannato gli attentati anche John Dayal, segretario generale dell’All India Christian Council, e Samuel Jaikumar, del National Council of Churches in India.
Nel novembre 2008, un attacco simile a Mumbai provocò la morte di 166 persone e venne attribuito al gruppo “Laskhar-e-Toiba”, con centro operativo in Pakistan.