Spagna: l'ONU riconosca l'indebolimento dei diritti dei genitori

Presentato all’ECOSOC un rapporto sull’Educazione alla Cittadinanza

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MADRID, mercoledì, 13 luglio 2011 (ZENIT.org).- La scorsa settimana si è svolto a Ginevra (Svizzera) il vertice del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), una serie di sessioni di alto livello a cui hanno partecipato alcuni Capi di Stato e rappresentanti di vari Paesi e ONG.

Il vertice ha incluso sessioni sull’Esame Ministeriale Annuale, e uno dei capitoli tratta l’applicazione degli obiettivi e degli impegni concordati a livello internazionale riguardo all’istruzione.

In questo contesto, l’associazione “Profesionales por la Ética” (“Professionisti per l’Etica”), in collaborazione con Concerned Women for America, ha presentato uno scritto che denuncia l’indebolimento dei diritti dei genitori nella versione spagnola delle materie di Educazione alla Cittadinanza, e chiede all’ECOSOC una dichiarazione che riconosca che queste materie scolastiche non rispettano la legislazione europea e internazionale, concretamente il diritto dei genitori di educare i figli in base alle proprie convinzioni.

“E’ un’opera a medio e lungo termine – ha spiegato Leonor Tamayo, coordinatrice dell’Area Internazionale di Profesionales por la Ética –. Il conflitto provocato dall’imposizione dell’Educazione alla Cittadinanza è stato denunciato non solo davanti al Tribunale per i Diritti Umani di Strasburgo, ma anche in forum internazionali come il Parlamento Europeo o l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e in varie istituzioni e agenzie collegate all’ONU”.

Con queste denunce, ha aggiunto, “ci uniamo a una corrente in difesa dei diritti fondamentali e della dignità della persona che sta iniziando a emergere in Europa. Confidiamo che queste azioni finiscano per costringere l’attuale Governo spagnolo o quello successivo a eliminare le materie di Educazione alla Cittadinanza dal curriculum scolastico”.

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ZENIT Staff

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