LEÓN, mercoledì, 13 luglio 2011 (ZENIT.org).- L’Arcidiocesi di León, guidata da monsignor José Guadalupe Martín Rábago, di fronte alla recrudescenza di furti e atti sacrileghi nei templi cattolici ha deciso di prendere misure urgenti, come installare telecamere, collocare grate e sistemi di protezione e chiudere le zone sacre a mezzogiorno.
Secondo quanto riferisce l’Arcidiocesi, praticamente nessuno dei templi che si trovano nel centro della città di León e in periferia si è salvato dai furti costanti di oggetti d’arte sacra e dalle profanazioni.
I media locali hanno riferito che l’ultimo tentativo di furto sacrilego è avvenuto questo fine settimana nella colonia di Lomas de Medina, dove il presunto delinquente, di 23 anni, è morto per asfissia restando incastrato in una grata nel tentativo di entrare nella sagrestia attraverso un’apertura nella porta.
L’Arcidiocesi di León ha condannato energicamente il furto sacrilego. Padre Raúl Villegas Chávez, portavoce dell’Arcidiocesi, ha detto che purtroppo quest’anno è aumentato l’indice di furti contro la Chiesa e ha lamentato il fatto che la gente non abbia più rispetto per i beni altrui e men che meno timor di Dio.
Di fronte alla crescente ondata di furti, l’Arcidiocesi ha raccomandato di chiudere le chiese all’ora di pranzo e di tenerle sotto costante vigilanza.