Mons. Fisichella alle Ordinazioni sacerdotali della Fraternità san Carlo

Due preti e sei diaconi pronti a partire per la nuova evangelizzazione

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ROMA, venerdì, 24 giugno 2011 (ZENIT.org).- Sabato 25 giugno nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma, monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, presiederà l’ordinazione di due nuovi sacerdoti della Fraternità san Carlo, Patricio Hacin e Christoph Matyssek. Patricio, 36 anni, originario di Chiloé, isola della Patagonia, sarà in missione a Washington (Usa); il tedesco Christoph, 35 anni, è destinato alla missione in Terra Santa.

Con loro saranno ordinati diaconi altri sei seminaristi della san Carlo: Emanuele Angiola di Cuneo, il messicano Diego García Terán, Simone Gulmini di Malborghetto di Boara (Fe), Tommaso Pedroli di Varese, Ruben Roncolato di Sant’Antonino Ticino (Va) e Luca Speziale di Pavia.

Con Patricio diventa sacerdote il primo seminarista della sezione latinoamericana del seminario della san Carlo. Una tappa importante per questa Fraternità sacerdotale, che ha scelto di portare il suo sforzo educativo anche nella realtà latinoamericana. La Chiesa – spiegano – oggi più che mai deve trovare le strade per essere compresa dai popoli cui si fa incontro. Un’intuizione fortunata, come confida il giovane sacerdote cileno: “Ringrazio la provvidenza per la casa di formazione in America latina: se avessi iniziato subito a Roma, tutto sarebbe stato più difficile”.

A rendere ancora più sentite queste ordinazioni, la presenza di mons. Fisichella, il cui dicastero è stato voluto da Papa Benedetto XVI “per riportare tutti a guardare all’essenziale – spiega mons. Fisichella -. E l’essenziale è ancora la missione della Chiesa, la forza di poter annunciare Gesù Cristo come il senso definitivo alla domanda che ogni persona ha nel più profondo di se stesso”. A questo sono chiamati i due nuovi sacerdoti e i sei diaconi. La nuova evangelizzazione è farsi vicini al cuore dell’uomo di oggi, “che – dice ancora mons. Fisichella – ogni giorno di più scopre di non essere il padrone di se stesso, di vivere nella solitudine”.

A queste sfide sono chiamati Patricio e Christoph, che possono andare lontano perché ancorati all’esperienza della vita comunitaria con altri fratelli missionari. Il tedesco Christoph, andrà a servire la piccola comunità dei cristiani in Terra Santa; mentre Patricio andrà a Washington. Partono missionari dove già una casa e degli amici li aspettano. Come ha scritto mons. Massimo Camisasca, Superiore Generale della Fraternità san Carlo, in un suo recente libro (La casa, la terra, gli amici, Ed. San Paolo) la vita comunitaria conduce a “riconoscere la comunione da cui veniamo e che ci attende, che è Dio stesso; aiuta ad accorgersi della comunione che già su questa terra ci è donata”.

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ZENIT Staff

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