Il Papa: la Croazia, preziosa per promuovere i valori umani e cristiani

Inizia la sua visita pastorale di due giorni nel Paese

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ZAGABRIA, sabato, 4 giugno 2011 (ZENIT.org).- La Croazia, dove l’88% dei quasi 4,5 milioni di abitanti è cattolico, è preziosa per aiutare “a conservare e a ravvivare” i valori umani e cristiani, ha affermato Papa Benedetto XVI questo sabato mattina giungendo all’aeroporto internazionale “Pleso” di Zagabria per iniziare la sua visita pastorale di due giorni nel Paese.

Il Pontefice è stato accolto da numerose personalità, tra cui il Presidente della Repubblica di Croazia, il prof. Ivo Josipović, l’Arcivescovo di Zagabria, il Cardinale Josip Bozanić, il Presidente della Conferenza Episcopale Croata, monsignor Marin Srakić, Arcivescovo di Đakovo-Osijek, il Nunzio Apostolico monsignor Mario Roberto Cassari, i Vescovi croati e alcune autorità civili.

Nel corso della cerimonia di benvenuto, il Vescovo di Roma ha pronunciato un discorso confessando di provare una “profonda gioia” per il fatto di essere in Croazia “come pellegrino, nel nome di Gesù Cristo”, e ha affermato di voler stringere “in un grande abbraccio” tutti gli abitanti del Paese, salutando tutta la la comunità cattolica e in particolare “le famiglie di questa terra, fecondata dall’annuncio del Vangelo, speranza di vita e di salvezza per ogni uomo”.

Il Papa ha poi ricordato “la lunga storia di fedeltà” che lega la Croazia alla Santa Sede: “oltre tredici secoli di forti e speciali legami, sperimentati e consolidati”, “testimonianza eloquente” dell’amore del popolo croato “per il Vangelo e per la Chiesa”.

Fin dalle origini, ha osservato, la Croazia “appartiene all’Europa e ad essa offre, in modo peculiare, il contributo di valori spirituali e morali che hanno plasmato per secoli la vita quotidiana e l’identità personale e nazionale dei suoi figli”.

In un momento in cui la cultura contemporanea è “caratterizzata dalla differenziazione sociale, dalla poca stabilità, e segnata da un individualismo che favorisce una visione della vita senza obblighi e la ricerca continua di ‘spazi del privato’”, ha quindi chiesto “una convinta testimonianza e un dinamismo intraprendente per la promozione dei valori morali fondamentali che sono alla radice del vivere sociale e dell’identità” dell’Europa.

La storia passata e recente della Croazia, ha aggiunto, “può costituire un motivo di riflessione per tutti gli altri popoli del Continente aiutando ciascuno di essi, e l’intera compagine, a conservare e a ravvivare l’inestimabile patrimonio comune di valori umani e cristiani”.

Nel suo saluto al Pontefice, come riporta “L’Ossrvatore Romano”, il Presidente croato Josipović ha sottolineato “la gioia di milioni di fedeli cattolici croati” per la visita del Papa.

Il Capo di Stato ha anche ricordato l’importante ruolo svolto dalla Chiesa in Croazia negli anni più duri “per la difesa del nostro Paese”.

“La Croazia, un Paese con una lunga tradizione cristiana, con il cattolicesimo come elemento essenziale dell’identità nazionale e culturale della maggioranza dei suoi cittadini, promuove la libertà di religione, il diritto delle comunità religiose di organizzarsi liberamente”, “il rispetto delle caratteristiche di ognuna delle differenti confessioni religiose” e il rispetto della loro identità, favorendo la tolleranza e il dialogo tra le diverse comunità religiose, ha indicato il Presidente.

“Questi sono i valori che appartengono alle migliori conquiste della democrazia di oggi e rappresentano anche l’eredità del Concilio Vaticano II”, al quale “presero parte il Cardinale Franjo Šeper e il teologo Tomislav Šagi Bunić, i primi promotori dell’ottimismo e della tolleranza conciliare in Croazia”, ha concluso.

Dopo la cerimonia di benvenuto, il Papa si è recato al Palazzo Presidenziale di Zagabria, dove ha avuto luogo la visita di cortesia al Presidente della Repubblica. Si è poi trasferito alla Nunziatura Apostolica della capitale croata, dove ha ricevuto in udienza il Presidente del Governo, la signora Jadranka Kosor, e ha firmato il Libro d’oro della Presidenza del Governo.

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ZENIT Staff

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