ROMA, venerdì, 4 marzo 2011 (ZENIT.org).- Riapre a Roma “Fatti a mano. Sulle Ande”, mostra-mercato di mobili e arredi di giovani artisti peruviani che si sono formati nei laboratori di falegnameria sorti sulle montagne del Perù per iniziativa di padre Ugo De Censi.
L’esposizione è organizzata dall’Associazione Don Bosco 3A e dall’Operazione Mato Grosso e verrà ospitata presso il Centro Culturale Giovanni Paolo II a San Carlo al Corso (Via del Corso, 437) dal 5 marzo al 3 aprile.
I giovani artisti hanno studiato nelle scuole professionali dell’Operazione Mato Grosso nelle zone più povere delle Ande.
Accanto ai mobili e agli elementi d’arredo, verranno esposti come ogni anno anche dipinti, opere di arte sacra, sculture, tessiture, maglieria, ricami. Questa edizione presenta anche una novità: le vetrofusioni.
Il tutto è realizzato interamente a mano dai ragazzi sulla Sierra Andina, da dove viene trasportato, con non poche difficoltà logistiche, fino alle grandi città.
I giovani artefici di questi capolavori di arte e impegno sono scelti tra i più poveri della zona, a cui l’Operazione Mato Grosso (OMG) cerca di dare un’istruzione e una concreta possibilità di lavoro e di futuro senza lasciare la propria terra.
L’OMG è un movimento nato nel 1969, quando un gruppo di ragazzi rispose con entusiasmo all’invito di un sacerdote salesiano, padre Ugo De Censi, a recarsi in Mato Grosso (Brasile), dove viveva come volontario un suo confratello, per costruire una scuola.
Rientrati in Italia, i giovani hanno continuato spontaneamente a raccogliere aiuti per i poveri che avevano conosciuto nella missione, accompagnando poi padre Ugo quando nel 1975 ha deciso di vivere tra i poveri come parroco di Chacas, un villaggio situato a 3.200 metri di altezza alle pendici della Cordigliera delle Ande, in Perù.
Nel 1979, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, padre Ugo ha aperto una scuola di falegnameria e di intaglio del legno (taller) per ragazzi. Da allora sono nate più di dieci altre scuole in altrettante missioni dell’Operazione Mato Grosso.
I ragazzi vengono ospitati gratuitamente per cinque anni. Al termine del corso di studi, ricevono in regalo gli attrezzi da lavoro e possono scegliere se iniziare una nuova attività altrove o entrare a far parte della Cooperativa Artesanal Don Bosco.
Attualmente lavorano nella Cooperativa circa 700 ragazzi. L’Associazione Don Bosco 3A è stata istituita in Italia per diffondere i loro prodotti, in modo da garantire loro uno stipendio. L’eventuale guadagno della vendita viene impiegato per realizzare opere sociali in Perù.
Padre Ugo De Censi ha spiegato di aver avviato i laboratori di falegnameria per i ragazzi per “tenerli vicini alla loro terra, alla loro gente, ai valori, perché siano buoni, gratuiti, aiutino chi ha ancora più bisogno di loro, non si lascino conquistare dal mondo moderno, dal falso, dall’inganno delle luci artificiali”.
“Ho sempre sentito questo proverbio: non devi dare il pesce ma devi insegnare a pescare. E’ quello che stiamo facendo”, ha sottolineato.
L’esposizione è aperta con ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00; il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 20.00.
Per ulteriori informazioni: http://www.omgroma.com/ o http://www.donbosco3a.it/.