ROMA, domenica, 9 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Con il suo esempio Benedetto XVI ci ha mostrato che il tempo di Natale, in cui la Chiesa celebra il mistero del Dio che si fa bambino, rappresenta un momento di solidarietà verso le vite più fragili.
E’ quanto ha detto padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa vaticana, nell’ultimo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
“Nel tempo natalizio – ha detto il portavoce vaticano –, il Papa non manca di vivere un momento di incontro e di festa con poveri e bambini. Così ha fatto anche quest’anno, pranzando il 26 dicembre con gli assistiti delle comunità delle Missionarie della Carità, e visitando il 5 gennaio i bimbi ricoverati al Policlinico Gemelli”.
“E’ un piccolo segno, ma vuol dire molto. Non è una formalità frettolosa. E’ qualcosa che appartiene all’essenza della vita della Chiesa e quindi anche del servizio del Papa”.
“Dio è carità. Dio è amore – ha continuato il gesuita –. Era il titolo del primo grande scritto di Benedetto XVI. E lungo la sua strada Gesù si è chinato spesso sui poveri e sugli ammalati, ha accolto e abbracciato i bambini che venivano a lui”.
“Il tempo del Natale richiama spontaneamente all’esigenza di solidarietà; il Dio fatto bambino ci aiuta a riconoscere in ogni bimbo la sua immagine, ad accogliere con affetto e trepidazione la vita che nasce, e che nella sua fragilità richiede cura e protezione. Ma il messaggio vale per ogni giorno dell’anno”.
“La Chiesa prega, ascolta la Parola e celebra nell’Eucarestia l’incontro con Dio, ma vive di amore operoso, e in questo amore sono privilegiati i piccoli, e coloro che umanamente e socialmente rischiano di essere dimenticati”.
“Anche la via del Papa passa quindi naturalmente per questa tappa in ogni suo tempo e in ogni suo pellegrinaggio”, ha quindi concluso.