L'ospedale per bambini di Betlemme si amplia per salvare più vite

Assiste piccoli di varie religioni e ora anche le madri

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BETLEMME, venerdì, 24 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Alla vigilia di questo Natale è stata inaugurata una nuova ala dell’ospedale per bambini di Betlemme, il “Caritas Baby Hospital”, che quest’anno ha salvato centinaia di vite nei primi stadi della loro esistenza.

Nella città in cui è nato Gesù, l’edificio, che dipende dalla carità internazionale e non riceve alcun tipo di sovvenzione, è stato restaurato e ha ora aperto una “Scuola di madri” dove verranno alloggiate le mamme dei bambini ricoverati e verrà data loro una formazione perché possano assisterli e curarli meglio.

L’ospedale risale al Natale 1952, quando il sacerdote svizzero Ernst Schnydrig, in pellegrinaggio a Betlemme, vide la terribile scena di un padre che seppelliva il suo bambino morto per mancanza di cure.

Il presbitero fondò rapidamente un centro medico per fornire assistenza a tutti i bambini che nascevano nella terra di Gesù, senza distinzione di razza o di credo religioso.

Si iniziò con due piccole stanze. Nel 1978 è stato aperto l’ospedale, chiamato “Caritas Baby Hospital”, alla cui inaugurazione il fondatore non ha potuto assistere perché era morto qualche giorno prima.

L’ospedale pediatrico è situato su un terreno ceduto dalla Custodia di Terra Santa dei Francescani, vicino al posto di controllo che porta a Gerusalemme. Benedetto XVI lo ha visitato durante il suo pellegrinaggio apostolico in Terra Santa nel maggio 2009.

Vi lavorano 215 persone tra medici, infermieri professionisti (formati dallo stesso centro) e personale amministrativo. Dispone di 82 letti, due dipartimenti di medicina e uno di neonatologia. Nel 2009 ha contato 4.500 ricoveri e 27.800 interventi ambulatoriali, per un totale di 32.300 bambini assistiti.

Il centro può contare sul servizio delle Suore francescane elisabettine di Padova, che rappresentano il punto di riferimento per il sostegno morale e spirituale al personale, ai pazienti e alle loro famiglie.

La cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali ha avuto luogo il 18 dicembre con la benedizione delle nuove strutture da parte di Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme.

Il personale dell’ospedale ha poi organizzato due piccoli gruppi in base alle lingue (arabo, inglese, italiano, tedesco e francese) per poter visitare la varie aree senza interferire con il lavoro del personale sanitario o disturbare i pazienti.

Alle 10.30 il Patriarca Twal ha celebrato la Messa in varie lingue nella chiesa di Santa Caterina.

Nella sua omelia, Sua Beatitudine ha ricordato come l’opera del “Caritas Baby Hospital” sia fedele agli insegnamenti di Gesù, svolgendo la sua opera caritativa in un contesto sociale difficile per i cristiani come quello della Terra Santa.
 
Hanno concelebrato l’Eucaristia l’Arcivescovo Antonio Franco, Nunzio Apostolico per Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina, e il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e della Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo.

Durante l’offertorio, sono stati presentati all’altare strumenti edilizi – simbolo del lavoro fisico della costruzione -, biberon – simbolo dell’assistenza ai bambini – e la foto del fondatore, padre Schnydrig, portata all’altare da suor Erica Nobs, Madre Superiora delle Suore elisabettine di Padova a Betlemme.

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ZENIT Staff

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