WASHINGTON, giovedì, 23 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Monsignor José H. Gómez, Arcivescovo coadiutore di Los Angeles e presidente del Comitato per le Migrazioni della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, ha definito questo martedì il voto sul “DREAM Act” al Senato “contrattempo ma non sconfitta”.
Il “DREAM Act” (Development, Relief and Education of Alien Minors Act) non è riuscito a ottenere i 60 voti necessari per porre fine a una manovra ostruzionista che pesa sul disegno di legge, deludendo quanti speravano in una sua approvazione durante la legislatura dell’attuale Congresso (il n. 111) che sta per terminare. Il voto finale è stato di 55 pareri favorevoli e 41 contrari, cinque meno di quelli necessari per procedere alla sua considerazione da parte della plenaria del Senato.
Il “DREAM Act” vuole offrire a migliaia di giovani immigrati illegalmente con le loro famiglie prima di aver compiuto 16 anni la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno permanente e di avviare l’iter di attribuzione della cittadinanza, a condizione di aver completato due anni di studi superiori o due anni di servizio militare. Si calcola che circa 1,8 milioni di persone potrebbero beneficiare della sua approvazione.
“Con l’approvazione del DREAM Act alla Camera dei Rappresentanti e il voto favorevole della maggior parte del Senato statunitense, è chiaro che la maggioranza del Congresso e del pubblico USA sostiene questa misura umanitaria e di senso comune”, ha affermato il Vescovo Gómez. “Sono sicuro che un giorno, più presto che tardi, il DREAM Act diventerà legge”.
Monsignor Gómez ha poi espresso la propria riconoscenza nei confronti di quanti hanno sostenuto il disegno di legge alla Camera dei Rappresentanti e al Senato.
“A nome della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, esprimo la mia gratitudine nei confronti dei funzionari eletti che hanno agito correttamente e hanno votato a favore di questo importante disegno di legge”, ha dichiarato.
“Il mio cuore è con le migliaia di giovani che il DREAM Act avrebbe aiutato e che sono stati defraudati dall’azione del Senato – ha aggiunto –. Continueremo a lavorare perché un giorno non molto lontano abbiano l’opportunità di diventare cittadini statunitensi”.
Monsignor Gómez ha quindi ribadito l’impegno dei Vescovi cattolici statunitensi per la salvaguardia dei diritti umani fondamentali degli immigrati e la lotta per l’approvazione di una riforma giusta e umana delle leggi migratorie negli Stati Uniti. Ha anche aggiunto che i Vescovi devono lavorare di più per educare i cattolici sul tema dell’immigrazione e della sua importanza sia per la missione della Chiesa che per il futuro del Paese.
“I Vescovi statunitensi continueranno a difendere una riforma migratoria umana, perché possiamo raggiungere un sistema di immigrazione che equilibri adeguatamente la necessità di difendere la nostra sovranità nazionale e il nostro dovere di difendere i diritti umani fondamentali”, ha osservato.
“C’è bisogno di più educazione per assicurare che i cattolici e gli statunitensi in generale comprendano le conseguenze umanitarie di un sistema migratorio completamente disfunzionale, soprattutto nei confronti delle famiglie”.