SAN PAOLO, giovedì, 23 dicembre 2010 (ZENIT.org).- “Coraggio, uomini e donne del nostro tempo! Coraggio, giovani e anziani apprensivi per il futuro! Non abbiate paura!”, afferma l’Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer.
“Dio non ha abbandonato l’umanità al suo destino, senza curarsi più di noi! Coraggio, non siamo soli in questo mondo! Le nostre angosce non restano senza risposta, né le nostre ricerche rimangono senza senso”.
In un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”, il porporato afferma che “la Buona Novella dell’Avvento e del Natale riflette l’antropologia della fede cristiana e una visione del mondo che porta speranza all’uomo: non siamo soli nell’universo!”.
“Non siamo frutto del caso, né mossi da un sogno impossibile: Dio sa di noi, ci guarda e stende la mano verso di noi con infinita tenerezza e compassione”.
Per il Cardinale, la Chiesa “non può smettere di proclamare questa Buona Novella al mondo, come luce che brilla nelle tenebre e acqua che irriga il deserto”, e ciò anche se il mondo “non sempre comprende, né ascolta questo annuncio della Chiesa”.
“Molte volte, l’uomo preferisce ancora le fantasie e le illusioni che egli stesso crea. Crea tutto un clima di festa, addobba vie e piazze, compra e distribuisce regali, le soddisfazioni sono misurate dalla dimensione dei pacchetti e dalla quantità di cibo nel pranzo di Natale! La festa è preparata, ma il festeggiato non viene ricordato… E si invita Babbo Natale anziché il Bambino Gesù!”.
Per il Cardinale, si è ancora in tempo per dire a tutti “che a Natale è Dio che è venuto da noi”, “c’è ancora tempo per prepararci spiritualmente, per festeggiare con fede e intensa gioia l’allegria della salvezza”.
“Apriamo spazi nella nostra vita e nel convivio sociale per accogliere Dio che è venuto e continua a venire da noi. Se il Natale è diventato una grande festa del consumismo per molti, non smettiamo di proporre e testimoniare al mondo il suo significato cristiano”, invita monsignor Scherer.
“Lavorare, guadagnare, divertirsi, avere successo sul lavoro e negli affari non è tutto”, conclude.