Artigiani di Guanajuato (Messico) regalano un presepe al Papa

Inaugurata la mostra “Natale messicano in Vaticano”

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di Carmen Elena Villa

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 16 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Un presepe con figure di cera alte fino a un metro, fatte a mano e provenienti dallo Stato messicano di Guanajuato, è stato regalato questo mercoledì mattina a Papa Benedetto XVI dopo l’Udienza generale. Il presepe è stato posto nell’atrio dell’Aula Paolo VI.

Dopo l’Udienza, il Pontefice ha salutato in modo particolare “i membri della comunità cattolica messicana di Roma, così come gli artigiani giunti da Guanajuato, accompagnati dal Governatore di questo Stato e dall’Arcivescovo di León”, che ha ringraziato “per l’omaggio di un presepe artistico”.

Questo mercoledì si è anche aperta nei Musei Vaticani la mostra “Natale messicano in Vaticano, presenza dello Stato di Guanajuato”, nel contesto della celebrazione del bicentenario dell’indipendenza del Messico (celebrata il 16 settembre scorso) e del centenario della rivoluzione messicana (commemorata il 20 novembre).

“A noi romani e italiani commuove, tocca il cuore perché è la testimonianza dell’universalità e dell’internazionalità della nostra Chiesa romana cattolica”, ha detto Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, all’apertura della mostra.

“Un presepio come questo ‘nacimiento’, come quello che i bravissimi artigiani messicani hanno realizzato, assomiglia ai nostri presepi italiani, napoletani, siciliani”, ha sottolineato Paolucci. “E’ un segno di unità della cultura che deve essere per tutti noi un segno di piacere”.

Artigianato natalizio

Nella mostra che commemora il bicentenario del Messico ci sono circa 1.250 oggetti, tra cui 500 sfere di ceramica e 200 figure di uccelli e colombe realizzate in maiolica.

Ci sono anche 350 oggetti in metallo tra sfere, angeli, colombe, stelle, cuori, candelabri e medaglioni.

Nel presepe donato al Papa figura una replica della facciata della chiesa della località di Dolores Hidalgo, considerata un edificio emblematico dell’indipendenza del Messico.

Le opere sono state realizzate dagli artigiani di Dolores Hidalgo, Salamanca, Tierra Alta, San Miguel de Allende, Tarandacuao e altre località di Guanajuato.

Nella mostra si può ammirare anche un’esposizione fotografica che include opere dell’artista messicano Gibrán Peña.

Fede e arte

“Le figure che abbiamo portato sono state elaborate da artigiani e artisti popolari ed esprimono la loro sensibilità”, ha detto a ZENIT l’Arcivescovo di León, monsignor José Guadalupe Martín Rábago.

Il presule ha affermato che si tratta dell’“espressione della religiosità popolare”, e ha aggiunto che “la religione espressa attraverso queste opere merita il rispetto e l’ammirazione delle persone che verranno in questo Museo”.

Guanajuato è lo Stato messicano con la più alta percentuale di cattolici (il 95%, in base al censimento del 2005).

“Abbiamo mantenuto questa fede che ha resistito ai colpi di una cultura secolarizzata e della presenza di altre Chiese non cattoliche”, ha commentato monsignor Martín Rábago, indicando che una delle caratteristiche principali di questa fede è la pietà filiale verso Maria, che è stata il “sostegno fondamentale che ha permesso la conservazione della fede nello Stato di Guanajuato”.

Dal canto suo, il Vescovo di Iraputo, monsignor Jesús Martínez, ha detto a ZENIT che per gli artisti di questo Stato messicano “la fede è sempre stata un’ispirazione”.

“In un periodo di secolarismo potremmo perdere la ricchezza che abbiamo ereditato se i Vescovi e i fedeli non lavoreranno alla nuova evangelizzazione e alla missione continentale annunciando Cristo, proponendo la fede”, ha aggiunto.

La mostra resterà aperta fino al 2 febbraio, festa della presentazione di Gesù al tempio.
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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