LONDRA, venerdì, 10 dicembre 2010 (ZENIT.org).- I Vescovi di Inghilterra e Galles celebreranno un Anno dell’educazione cattolica come risposta alla visita che Benedetto XVI ha compiuto nel Regno Unito dal 16 al 19 settembre.
Lo ha annunciato il presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles, l’Arcivescovo Vincent Nichols, nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa.
“Nell’Anno dell’educazione cattolica celebreremo i 150 anni di cooperazione con il Governo per fornire un’istruzione eccellente”, ha spiegato.
Il presule ha poi ricordato come “uno degli aspetti più importanti della visita del Papa” l’evento battezzato “la grande assemblea”, un incontro che Benedetto XVI ha avuto a Twickenham con circa 3.000 allievi e con la presenza virtuale dei bambini delle 2.500 scuole cattoliche britanniche che hanno seguito l’atto in videoconferenza.
Attraverso un comunicato diffuso dopo la sua ultima riunione, l’episcopato di Inghilterra e Galles ha sottolineato di apprezzare “i successi delle nostre scuole e dei nostri istituti” e di condividere “il loro impegno per la costante ricerca dell’eccellenza”. “Lo celebreremo nell’Anno dell’Educazione Cattolica”, ha affermato.
I Vescovi hanno anche riflettuto sulla recente visita papale e hanno ringraziato il Pontefice per “la sua enfasi sull’immenso valore dell’educazione cattolica” e “per tutto ciò che ha detto e fatto”.
Messaggi del Papa
Per i presuli, “nel messaggio di Benedetto XVI è stata centrale l’insistenza sul fatto che la religione ha una funzione chiave da svolgere nella nostra società, e che tutte le persone di fede possono dare un contributo importante e necessario al raggiungimento del bene comune”.
Nel loro incontro, i Vescovi hanno riflettuto sulla questione e hanno affermato che stanno “prendendo misure per agire in base all’incoraggiamento” dato dal Pontefice.
“Facciamo anche nostre le espressioni del Santo Padre di vergogna, dolore e richiesta di scuse per l’immensa sofferenza causata dall’abuso di minori, soprattutto nella Chiesa e da parte dei suoi ministri”, hanno sottolineato. “Siamo disposti a ribadire le nostre scuse e a rinnovare la nostra dedizione nei confronti della cura e della difesa dei giovani e degli adulti vulnerabili”.
I Vescovi hanno ringraziato il Papa per il tempo che ha dedicato a incontrare le vittime di questi abusi e un gruppo rappresentativo di professionisti della salvaguardia nella comunità cattolica.
“Attraverso la nostra Commissione Nazionale Cattolica per la Salvaguardia, stiamo lavorando con i sopravvissuti per creare un ‘Cammino dell’Attenzione’ per dirigere la Chiesa in questo compito”, hanno ricordato.
Nella loro riunione, i Vescovi hanno anche riflettuto sulla situazione dei sacerdoti, “che spesso hanno subito la critica pubblica e il disprezzo”, e li hanno ringraziati per la loro perseveranza.
“Una nuova fiducia”
“Questa visita ci ha dato una nuova fiducia – affermano –. Ci ha anche aiutati a dare un nuovo impulso alla nostra identità come cattolici, sia sperimentata da noi stessi che vista dagli altri”.
“Desideriamo rafforzare questa identità, che si radica nel dono della fede e che è fonte di tanta generosità”.
I presuli hanno poi ringraziato il Papa per il fatto di “incoraggiarci a continuare a lavorare per la piena unità visibile della Chiesa mentre ci prepariamo allo stabilimento di un ordinariato”.
“L’appello costante del Santo Padre alla santità continua a risuonare dentro di noi”, hanno proseguito.
“Siamo felici di riconoscere l’appello del Santo Padre a proclamare nuovamente il Vangelo in un ambiente molto secolarizzato”, “rinnoviamo la nostra dedizione e la nostra missione profetica, sottolineando le necessità dei poveri del mondo”.
I Vescovi hanno quindi concluso ringraziando il Papa per “averci dato il beato John Henry Newman come modello speciale di discepolo fedele per il Regno Unito”.