La Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli apre il suo museo a Roma

di Carmen Elena Villa

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 10 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Opere d’arte, manoscritti, fotografie e libri che sono stati testimoni dell’opera evangelizzatrice nei confronti dei popoli più lontani negli ultimi quattro secoli sono i tesori raccolti dal Museo missionario Propaganda Fide, che aprirà le sue porte questo venerdì a Roma.

Il museo vuole raccogliere e far conoscere “lo spirito di missione che ha sospinto tanti sacerdoti, religiosi e religiose, nel corso dei secoli, a testimoniare i valori cristiani nei più reconditi angoli della terra”, ha affermato Francesco Buranelli, coordinatore del Comitato scientifico del Museo Propaganda Fide.

“Un museo moderno”, ha aggiunto Buranelli, “luogo della memoria e luogo formativo di incontro di culture, di popoli e di idee che attraverso un linguaggio semplice ed accattivante sappia raccontare la storia, l’arte e la vita”.

Questa nuova iniziativa, diretta dal Presidente del dicastero, il Cardinale Ivan Dias, è stata presentata questo giovedì durante una conferenza stampa nella sede della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli alla presenza di padre Massimo Cenci, P.I.M.E, sottosegretario del dicastero, di Buranelli e di Ludovico Ortona, Presidente della società Arte, cultura e spettacolo Arcus.

I visitatori del museo potranno ammirare “testimonianze dell’arte italiana” senza dimenticare “le testimonianze dell’opera missionaria e di evangelizzazione svolta nei secoli dalla Congregazione”, tra cui opere d’arte finora riservate “a pochi e fortunati studiosi”, ha sottolineato nel suo intervento Ludovico Ortona.

La Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli è stata istituita nel 1622 da Papa Gregorio XV e ha la missione di dirigere e coordinare in tutto il mondo l’opera evangelizzatrice e la cooperazione missionaria.

Dirige e mantiene una vasta serie di strutture al servizio della formazione cattolica nei luoghi più remoti. Distribuisce annualmente aiuti per progetti a favore della costruzione di nuove chiese, istituzioni pastorali, opere di alfabetizzazione, strutture ospedaliere e sanitarie, in particolare a favore dell’infanzia e soprattutto nelle regioni più povere del pianeta.

Un giro nel museo

Uno dei tesori del museo è la cappella dei Magi, costruita tra il 1647 e 1664 dall’architetto Francesco Borromini.

L’itinerario del museo inizia con la cosiddetta “sala mapamundi”, che racconta le origini, la storia e l’attività missionaria della Congregazione.

I visitatori possono poi apprezzare la sala multimediale e ammirare le opere di evangelizzazione del dicastero. Sono in mostra anche più di 10.000 fotografie dell’agenzia Fides scattate nei luoghi di missione più lontani durante i viaggi realizzati nel XX secolo.

Le opere d’arte italiane e straniere si trovano al Museo Borgiano, in onore del Cardinale Stefano Borgia (1731 – 1804), che è stato segretario e poi Prefetto della Congregazione, un “uomo di vastissima cultura”, come ha sottolineato Buranelli.

Vi si possono apprezzare libri e manoscritti di secoli di storia, messaggi che andavano e venivano verso e da terre lontane. Sul fondo della sala si trova il monumento alla memoria di 22 martiri ugandesi, donato a Papa Paolo VI per il suo viaggio in Africa nel 1969.

C’è anche la cappella John Henry Newman, dove il beato celebrò la sua prima Messa.

Il museo si trova nello stesso edificio della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in Via di Propaganda 1 (vicino Piazza di Spagna). Fino al 23 dicembre sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00. Dal 1° gennaio sarà aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì con lo stesso orario.

Per ulteriori informazioni, www.museopropagandafide.va

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ZENIT Staff

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