Il Vescovo Peter Elliott, ausiliare di Melbourne e delegato della Conferenza dei Vescovi Cattolici Australiani per assistere i laici anglicani nella loro unione alla Chiesa, ha detto al Catholic Weekly di Sydney che i Vescovi sperano di seguire “tempi simili” a quelli dei Vescovi di Inghilterra e Galles, ma che potrebbero aver bisogno ancora di qualche mese.
La Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus, pubblicata un anno fa, ha offerto ai gruppi di anglicani un modo per entrare nella Chiesa cattolica attraverso l’istituzione di Ordinariati personali, un nuovo tipo di struttura canonica.
Il documento sottolinea che queste comunità potranno mantenere alcuni elementi delle loro tradizioni liturgiche e spirituali pur essendo unificati sotto il Papa.
I Vescovi di Inghilterra e Galles hanno annunciato all’inizio di questo mese che un Ordinariato sarebbe stato stabilito a gennaio, e cinque Vescovi anglicani hanno espresso la propria intenzione di unirsi ad esso quando sarà pronto. Quello di Inghilterra e Galles sarebbe il primo Ordinariato ad essere stabilito.
In Australia, il Vescovo Elliot ha affermato che i Vescovi stanno lavorando con il Vaticano, e che per Pasqua o Pentecoste sperano di avere Chiese specifiche designate per l’Ordinariato, nonché ex clero anglicano “privatamente riconciliato e ordinato al sacerdozio pronto a dare il benvenuto agli ex anglicani”.
Il presule ha detto che si stanno seguendo molto da vicino gli sviluppi in Gran Bretagna, e che in Australia l’Ordinariato sarà molto piccolo. Una volta che la struttura verrà stabilita, ad ogni modo, pensa che “attirerà un numero molto superiore di persone”.
“Non ci si può aspettare che la gente si unisca a qualcosa che non vede”, ha commentato, “ma l’anno prossimo sarà molto diverso”.