La legge Tarzia recupera lo spirito della L.15/76 sui consultori familiari

Sostiene il prof. Franco Splendori, presidente dell’Associazione Medici Cattolici

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ROMA, giovedì, 2 dicembre 2010 (ZENIT.org).- “La legge Tarzia recupera il significato autentico dei principi ispiratori della legge nazionale 405 del 1975 che, nei fatti, sono stati disattesi”. Lo ha detto questo giovedì il prof. Franco Splendori, presidente dell’Associazione Medici Cattolici, a margine dell’audizione in commissione Politiche Sociale della Regione Lazio.

“Ricordo bene – ha continuato – il contesto storico, culturale e politico in cui maturò la legge regionale attualmente in vigore, essendo stato all’epoca relatore in Consiglio Regionale di questo testo normativo. Oggi la società è completamente cambiata e necessita di risposte diverse”.

“Devo peraltro aggiungere che la proposta di legge Tarzia, attualmente in esame, va proprio nella direzione di recuperare il senso autentico della legge 405/75. Grave errore sarebbe strumentalizzare il giudizio storico sulla legge regionale 15/76 che richiede dunque di essere superata con una nuova legge tesa a realizzare le finalità che la Riforma Sanitaria ha previsto per i consultori”.

“Per questo motivo la legge Tarzia è da noi ampiamente e assolutamente condivisa”, ha concluso prof. Splendori.

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ZENIT Staff

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