ROMA, giovedì, 25 novembre 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso il proprio dolore per la morte della sua collaboratrice Manuela Camagni, investita questo martedì sera da un’automobile in Via Nomentana a Roma.
“Il Santo Padre è stato informato del triste evento prima della celebrazione della Santa Messa mattutina e ha elevato per la defunta la sua preghiera di suffragio”, ha reso noto la “Radio Vaticana”.
Manuela Camagni, di 56 anni, era una delle quattro Memores Domini – donne consacrate nel mondo appartenenti al movimento Comunione e Liberazione – che si occupano dell’appartamento pontificio.
La Camagni si occupava soprattutto degli appartamenti dei due segretari di Benedetto XVI, monsignor Georg Gänswein e monsignor Alfred Xuereb, e del magazzino di una modalità di banco alimentare costituito da donazioni al Papa.
Le quattro Memores Domini, i due segretari e l’aiutante da camera del Papa formano una “famiglia” che condivide i pasti con Benedetto XVI quando non ha ospiti e che ora è in lutto.
Prima di essere al servizio del Pontefice, Manuela Camagni – nata nel 1954 a San Piero di Bagno, in Romagna – aveva lavorato per l’allora Arcivescovo di Tunisi, monsignor Fouad Twal, attualmente Patriarca latino di Gerusalemme.
L’incidente è avvenuto in Via Nomentana dopo una cena con amici. Il conducente dell’automobile ha soccorso la collaboratrice del Papa, che è morta al Policlinico Umberto I dopo essere stata sottoposta a un’operazione d’urgenza alla testa.
Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha espresso il proprio cordoglio alla comunità e l’impegno a prendere misure per garantire una maggiore sicurezza nella via.