BRUXELLES, giovedì, 18 novembre 2010 (ZENIT.org).- Un Ministro del Governo della regione belga della Vallonia ha annunciato la pubblicazione di un decreto che potrebbe trasformare le chiese in moschee o in luoghi dedicati a movimenti filosofici, ha rivelato questo mercoledì la stampa locale.
Paul Furlan, del Partito Socialista, Ministro dei Poteri Locali, ha spiegato che “non lasceremo che le chiese si deteriorino, perché spesso si tratta di un interesse a livello di patrimonio”, secondo quanto riferiscono i quotidiani del gruppo “Sud Presse”.
“Il calo della partecipazione religiosa deve esortarci ad aprirle ad altri culti, ai movimenti filosofici, anche a certe manifestazioni culturali”, ha aggiunto.
Gran parte di coloro che sono immigrati di recente in Belgio proviene da Paesi in cui la popolazione è a maggioranza musulmana, motivo per il quale, se si applica questo criterio, molte delle chiese che il Governo regionale deciderà di riconvertire si trasformeranno in moschee.
Paul Furlan ha proposto che ci sia una chiesa per ogni paese e non una per ogni parrocchia, e ha espresso l'intenzione di fare un inventario degli edifici di culto per determinare quelli che sono ancora utili e in cui c'è una partecipazione di fedeli.
Questa proposta, secondo il Ministro, dovrebbe essere applicata con la promulgazione di un decreto prima della fine della legislatura.
Ogni anno, in tutto il Regno del Belgio, vengono destinati 645 milioni di euro per il finanziamento dei culti. Anche se il Governo federale assume buona parte delle spese, i poteri pubblici della Vallonia (regione, province e Comuni) spendono 90 milioni di euro per la manutenzione degli edifici religiosi e la residenza dei chierici.
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Nov 18, 2010 00:00