Incontro in Vaticano per gli Istituti religiosi sulla crisi economica

Organizzato dallo IOR sui nuovi modelli finanziari e sulla globalizzazione

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ROMA, mercoledì, 3 novembre 2010 (ZENIT.org).- Questo martedì in Vaticano si è tenuto un incontro, organizzato dall’Istituto per le Opere di Religione (IOR), finalizzato ad analizzare e spiegare agli Istituti religiosi lo stato della crisi economica mondiale e prospettare durata e scenari futuri. 

L’iniziativa si inserisce in una serie di incontri periodici trimestrali che lo IOR organizza da più di cinque anni presso la propria sede per accompagnare e assistere le realtà della Chiesa, in particolare le Congregazioni religiose, nell’affrontare le proprie necessità di natura finanziaria ed economica.

A introdurre i lavori è stato il Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, assieme al Presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, e alla presenza del ministro italiano dell’Economia e della Finanza, Giulio Tremonti, e del dott. Enrique V. Iglesias, Segretario generale della Conferenza iberoamericana.

Nel suo intervento, secondo quanto riferito da “L’Osservatore Romano”, il Cardinale Bertone ha sottolineato la portata globale della crisi in atto: “Non possiamo non preoccuparci dei prevedibili e complessi grandi cambiamenti geopolitici che l’evoluzione della crisi mondiale potrà determinare”.

“È necessario – ha aggiunto il porporato – prendere coscienza che i prevedibili cambiamenti di potere economico sottintendono cambiamenti di potere politico, e che un potere economico sottintende un potere anche culturale, che viene diffuso ed esportato. Tale processo può comportare nuove e non necessariamente migliori visioni circa la dignità dell’uomo”.

Dal canto suo il ministro Tremonti ha sottolineato come il mondo economico-finanziario – con il nascere del G20 e l’accresciuto peso dei Paesi emergenti all’interno del Fondo monetario internazionale – non si riconosca più nell’inglese come lingua franca, nel dollaro come moneta di riferimento e nella democrazia occidentale come modello da perseguire.

Il mondo odierno, ha sottolineato, ha bisogno di norme trasparenti per regolare la finanza; regole che a livello locale devono essere accompagnate da politiche improntate al rigore e all’austerità e che come denominatore comune devono avere la difesa della dignità dell’uomo.

Nel suo intervento Gotti Tedeschi ha spiegato che proprio la mancanza di una visione etica dell’economia ha generato la crisi della finanza, scoppiata per sostenere fittiziamente a debito una crescita del pil impossibile, vista la natalità a tasso zero.

Il dott. Enrique Iglesias ha invece indicato nell’America latina il subcontinente del futuro con i suoi 600 milioni di persone con 27 anni di età media e le sue enormi ricchezze in materie prime – il 46 per cento delle sorgenti d’acqua si trova lì -.

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ZENIT Staff

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