BUENOS AIRES, martedì, 31 agosto 2010 (ZENIT.org).- L'Arcivescovo di Buenos Aires e Primate d'Argentina, il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, ha approfittato della recente celebrazione della Giornata del Catechista per ringraziare “la dedizione silenziosa e impegnata nel ministero della catechesi”.
Dopo aver chiesto a Dio di “ringiovanire” i catechisti con la sua grazia, ha ricordato, citando il Documento di Aparecida, che “il rinnovamento della pastorale e della catechesi non dipenderà da grandi programmi e strutture, ma da uomini e donne nuovi che incarnino questa tradizione e novità, come discepoli di Gesù Cristo e missionari del suo Regno”.
“Nel nostro compito evangelizzatore, Dio ci chiede di accompagnare un popolo che cammina nella fede”, ha ricordato in una lettera indirizzata ai catechisti.
“Per questo il Signore ci dona volti, storie e ricerche. E ci fa sempre bene ricordare che quel bambino, giovane o adulto che Dio pone sul nostro cammino non è un vaso che dobbiamo riempire di contenuto o una persona da conquistare. Il Signore già abita nel suo cuore, visto che ci precede sempre”.
“Il nostro compito sarà semplicemente aiutare a svelare, a esplicitare la Presenza di Colui che già è presente e ha il potere di rendere piena ogni vita”.
Per il porporato, si tratta di una “missione splendida, ministero della Parola che i catechisti realizzano ininterrottamente da quasi duemila anni. Servizio ecclesiale che riconosce molte forme e diversi luoghi”.
Il Cardinale ha quindi ricordato che i fedeli hanno bisogno di “testimoni prima che di maestri”.
“C'è più che mai bisogno di catechisti”, ha dichiarato.
“Di un catechista allegro, impegnato, rinnovato nel suo fervore, che rende presente quello stile di Chiesa missionaria che sa di fragilità – propria e altrui – e per questo esce, ascolta, abbraccia, accompagna”.
“Non stancarti di seminare!”, ha concluso il suo messaggio ai catechisti.