di Antonio Gaspari
ROMA, martedì, 24 agosto 2010 (ZENIT.org).- “Sono almeno tre le proposte legislative che devono essere approvate per difendere la vita: la modifica dell’articolo 1 del Codice civile per riconoscere la personalità giuridica fin dal concepimento, la riforma dei consultori familiari e il varo anche alla Camera della legge sul fine vita”. Lo ha detto lunedì 23 agosto al Meeting di Rimini, Carlo Casini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo.
Casini, che è pure Presidente del Movimento per la Vita (MpV), ha invitato il suo partito di appartenenza (UDC) a chiedere l’approvazione di queste tre proposte, sostenendo la legislatura.
Nel corso della presentazione del libro “Le cinque prove dell’esistenza dell’uomo. Alle radici della bioetica e della biopolitica” (editrice san Paolo), il Presidente del MpV ha riproposto la domanda che nel suo primo dibattito televisivo nel 1980 pose al radicale Marco Pannella: “Un essere umano è un grumo di cellule? Una persona o una cosa?”.
Domande rimaste senza risposta da parte di Pannella, ma che sono state decisive per spingere Casini a scrivere il libro in questione.
Dimostrare che il concepito è una persona la cui umanità è il presupposto di qualsiasi battaglia civile è quanto Casini ha cercato di fare.
Un impegno particolarmente gravoso perché secondo il presidente del MpV “alle antiche modalità seguite dalla congiura contro la vita nascente, oggi se ne sono aggiunte altre, nuove”.
A questo proposito Casini ha messo in guardia circa la disponibilità della pillola del giorno dopo e quella dei cinque giorni, perché “hanno la funzione di cancellare il figlio dallo stesso orizzonte mentale dei genitori sia attraverso il fatto che basta bere un bicchier d’acqua per risolvere i problemi”.
Inoltre, secondo Casini, “la Ru486 vuole privatizzare l’aborto e tende a renderlo un intervento irrilevante”.
In questo contesto le forze antivita stanno cercando di cancellare il diritto all’obiezione di coscienza dei medici e del personale sanitario.
Nel libro “Le cinque prove dell’esistenza dell’uomo” il Presidente del MpV supera in maniera brillante la prova biologica, psicologica, giuridica, antropologica e testimoniale della vita fin dal concepimento.
E prendendo spunto dal titolo del Meeting con il suo riferimento al “cuore” ha voluto aggiungere la sesta prova.
“Qui avete una bella mostra sulla Santa Beretta Molla – ha commentato Casini -. E proprio Gianna Beretta Molla è la sesta prova dell’esistenza dell’uomo”.
“Nel libro, in effetti – ha aggiunto l’autore -, alle cinque prove ne ho aggiunto un’altra: la prova di Rita Feduzzi, colpita da un tumore, che pur di salvare il bimbo che portava in seno, rifiutò di abortire”.
“C’è da rimanere ammirati dal coraggio di madri come Gianna e Rita – ha concluso Casini -, che hanno fornito una grande testimonianza di amore, ascoltando la voce del cuore”.